Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Castel Ritaldi
Castel Ritaldi è un piccolo borgo collinare ai piedi dei Monti Martani, lungo la strada che da Spoleto porta a Montefalco. Il paese di circa tremila abitanti domina una campagna fatta di uliveti e vigneti, e infatti fa parte delle Città dell’Olio ed è famoso per la produzione di vino, trovandosi proprio lungo la celebre Strada del Sagrantino.
1. Visitare il Castello
Del maniero centrale di Castel Ritaldi, da cui il borgo prende nome, rimane una buona porzione visitabile. Il Castello risale al 1360 ed è nucleo principale da cui, nel XIV secolo, si sviluppò il paesino con le sue strette vie protette dagli alti bastioni. Oggi si conservano ancora quasi intatte le mura, erette nella seconda metà del XIV secolo, le torri esterne e le feritoie, e all’ingresso di possono notare ancora l’antica residenza del castellano e del corpo di guardia, con tettoia e loggia del XV secolo.
2. Ammirare la chiesa di Santa Marina
Tra le mura del castello si trova la chiesa di Santa Marina, una bella costruzione in pietra edificata tra il XIV e XV secolo in onore di Santa Marina monaca. La chiesa ha un’unica navata ampia e luminosa, due nicchie e due cappelle dal soffitto altissimo, caratterizzate da una travatura capriata. Tra le sue pareti, la chiesa ospita diverse opere d’arte interessanti, tra cui la Madonna della Misericordia di Lattanzio di Niccolò di Liberatore (1509), un interessante affresco di Tiberio d’Assisi e una serie frammentaria di affreschi che abbelliscono la cappella di Sant’Antonio Abate.
3. Passeggiare nel centro storico
Il centro storico di Castel Ritaldi è molto suggestivo, poiché conserva ancora praticamente intatta la sua struttura medievale. Tra vicoli e case in pietra, cinte dalle mura del castello, si aprono edifici di grande interesse come la chiesa di San Nicola, con all’interno una serie di affreschi ben conservati, e il Palazzo Comunale, davanti a cui spicca il monumento al Capitano Leopoldo Eleuteri, della squadriglia Baracca della Prima Guerra Mondiale.
4. Scoprire la chiesa di San Nicola
La Chiesa di San Nicola risale al XV secolo, è il secondo edificio religioso per importanza di Castel Ritaldi, e sebbene sia sconsacrata rappresenta un’interessante opera artistica tutta da scoprire. Varcato il portale del 1486 scolpito con testine di serafini, ci si ritrova in un ambiente piccolo ma pregno di fascino, caratterizzato da pareti a pietra rossa e da una serie di affreschi di particolare valore artistico, attribuiti in parte alla scuola dello Spagna, in parte a Francesco Melanzio.
5. Degustare l’olio extravergine d’oliva
Castel Ritaldi è famosa per la sua produzione di olio extravergine d’oliva, come testimoniano i molti uliveti che circondano il borgo. Per assaggiare il prezioso prodotto locale potete andare in uno dei frantoi della zona: la cooperativa Colle del Marchese, per esempio, organizza vari tipi di visite con degustazione, o dell’olio sulle bruschette o dell’olio impiegato in un pranzo tipico umbro completo. Oppure, se vi trovate in paese ai primi di novembre, potete partecipare a Frantotipico, manifestazione tutta dedicata alla conoscenza e all’assaggio dell’olio di Castel Ritaldi.
6. Visitare il Santuario della Madonna Bruna+
Il Santuario della Madonna Bruna è un piccolo gioiello rinascimentale edificato sulla riva del torrente Tatarena nel 1376, per volontà del cardinale Albornoz. L’architettura della chiesa è molto affascinante, con le sue torri angolari cilindriche e quadrate, e all’interno è molto interessante per una serie di opere d’arte che custodisce: in particolare, l’affresco dell’altare maggiore di Tiberio di Diotallevi e gli affreschi dell’abside, opera di Pier Matteo Piergili. Secondo la leggenda, proprio questo dipinto venne completato nel corso di una notte per mano divina.
7. Scoprire la Pieve di San Gregorio
Tra i colli e i prati della campagna di Castel Rinaldi spicca la Pieve di San Gregorio, edificio in stile romanico la cui attestazione più antica risale al 1066. Si tratta di una piccola chiesa campestre dall’architettura interessante soprattutto all’esterno: le pareti sono costruiti con un’alternanza di strati orizzontali di pietra bianca e rossa, e l’arco d’ingresso è finemente intagliato con una serie di animali, figure femminili e intarsi floreali di valore simbolico. Fino al 1828, l’antica Pieve è stata la parrocchia del paese, poi il titolo venne spostato all’interno del borgo.
8. Conoscere la località San Quirico
Lungo la strada per Colle del Marchese incontrerete la località San Quirico: vale la pena raggiungerla per scoprire il punto esatto dove venne rinvenuta la Lex Spoletina, documento epigrafico del III a.C. che proibiva il taglio degli alberi bosco, ritenuto sacro a Giove. Oggi il prezioso reperto è custodito presso il Museo Archeologico Statale di Spoleto. Proseguendo fino a Colle del Marchese si possono ammirare anche i resti di mura e bastioni dei vasti possedimenti dell’antica famiglia spoletina dei Parenzi.
9. Assaggiare i sapori tipici
L’olio non è l’unica prelibatezza di Castel Ritaldi, territorio specializza anche nella gastronomia tradizionale umbra e nella produzione di vino. Potete avere un assaggio di queste prelibatezze all’Osteria della Torre, nata egli anni Sessanta come balera e dal 1969 diventata anche ristorante. Oggi l’osteria è gestita sempre dalla famiglia Caporicci, e propone una cucina di specialità locali preparate con i migliori prodotti umbri, dalla chianina IGP al prosciutto di Norcia, al tartufo, abbinati con pasta e pane fatti in casa. Non mancano i vini in abbinamento, soprattutto tipicità locali come il Rosso di Montefalco e il Trebbiano Spoletino.
10. Partecipare al Palio del Fantasma
Nato nel 1984, il Palio del Fantasma è una manifestazione estiva in costume medievale, che mette in competizione i cinque rioni del comune. Gli sfidanti partecipano a una serie di giochi e sfide ispirati al grande torneo organizzato nel 1499 in occasione della visita al borgo di Lucrezia Borgia. Ogni sera viene messa in funzione la Taverna di Lucrezia, con menù a base di pietanze d’impronta rinascimentale, e il programma dell’evento è ricco di momenti interessanti, come il corteo storico Benvenuta Lucrezia, il mercato medievale, spettacoli teatrali, sfilate di sbandieratori, tamburini, giocolieri, musica dal vivo e performance comiche.
(Martina De Angelis)