Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Rasiglia
Tra le montagne del folignate, a più di 600 metri di altitudine, Rasiglia emerge dai boschi in tutta la sua bellezza medievale. La sua particolarità, però, sono le acque: l’abitato sorge su una serie di sorgenti che scorrono attraverso case, vicoli e piazze, rendendo il paese un borgo delle favole.
1. Passeggiare nel centro storico
Non esiste un centro storico come quello di Rasiglia, interamente costruito intorno alla sorgente Capovena, tanto che il borgo si è meritato il soprannome di “piccola Venezia dell’Umbria”. Passeggiare tra le case, gli antichi mulini e gli edifici storici è davvero suggestivo, perché in ogni angolo l’acqua scorre, rendendo verdi i prati e creando scorci di grande fascino.
2. Scoprire le altre sorgenti
Rasiglia è una vera e propria terra delle acque, e basta allontanarsi di poco dal centro del paese per scoprire le altre numerose sorgenti del suo territorio. Oltre a Capovena, che sgorga in una grotta e alimenta l’abitato, si trovano Alzabove, che alimenta l’acquedotto della Valle Umbra sud, Venarella, di fronte al campo sportivo, Le Vene, Le Vene di Campolungo e La Vena Pidocchiosa.
3. Assistere al Presepe Vivente
Ogni 26 dicembre e 6 gennaio il borgo di Rasiglia di trasforma completamente e compie un salto indietro nel passato grazie alla rappresentazione del Presepe Vivente. Gli abitanti, infatti, rievocano la vita dei primi del ‘900 tramite la ricostruzione di ambienti, mestieri e abiti dell’epoca, in un’animazione collettiva e corale che coinvolge tutto il paese. Una rappresentazione sacra rivisitata, dedicata alla storia di questa preziosa frazione di Foligno.
4. Visitare la chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo
Durante la vostra esplorazione del centro storico fermatevi a visitare la chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, affascinante con la sua struttura semplice ed essenziale. Eretta nel 1745 per volontà degli abitanti, sostituisce l’antica chiesa del castello andata perduta, e definisce il profilo del borgo con il campanile abbellito da un piccolo orologio.
5. Fotografare il mulino storico
Proprio accanto alla chiesa, non mancate di scattare una foto all’edificio simbolo di Rasiglia, l’antico mulino storico utilizzato per secoli per macinare il grano. Oltre a essere molto caratteristico all’esterno, il mulino è visitabile anche all’interno, dove si trovano anche gli attrezzi di lavoro del passato e allestimenti che ricostruiscono il lavoro del tempo.
6. Ammirare il telaio dell’Ottocento
Poco distante, all’interno di un altro edificio tipico del borgo, troverete in esposizione un grande telaio meccanico di fine Ottocento, un modello Jacquard che all’epoca era considerato all’avanguardia. È la testimonianza dell’economia di Rasiglia, un tempo strettamente legata all’arte della tessitura, una tradizione legata prima alla lavorazione di pelli e lana, poi evoluta nell’apertura di concerie, filande e tintorie alimentate dall’acqua delle sorgenti locali.
7. Partecipare a “Penelope a Rasiglia”
Proprio alla tradizione della tessitura è dedicato “Penelope a Rasiglia”, evento che si tiene il primo weekend di giugno. Si tratta di una grande rievocazione storica in cui viene raccontato questo antico mestiere, attraverso i racconti di vita quotidiana di chi praticava il lavoro, la ricostruzione dell’intero processo produttivo e la mostra di come avveniva la tessitura, usando strumenti d’epoca ancora perfettamente funzionanti.
8. Visitare il Santuario della Madonna delle Grazie
Immerso tra i boschi, il Santuario della Madonna delle Grazie è un luogo di pace, a cui la devozione degli abitanti di Rasiglia è molto legata. Il complesso, infatti, fu eretto nel 1450 sul luogo dove un pescatore scorse un gruppo scultoreo composto dalla Madonna in preghiera, gli angeli e il bambinello. L’immagine sacra è tutt’oggi venerata e conservata nel Santuario, interessante anche per gli affreschi che lo abbelliscono e per i tantissimi ex voto che riempiono le pareti.
9. Assistere alla “Festa Grossa”
Ogni tre anni Rasiglia celebra la Madonna custodita nel Santuario con una grande festività, la Festa Triennale, chiamata anche “Festa Grossa”. Un tempo era la statua originale a essere portata in processione dal Santuario alla chiesa, ma dopo che cadde e in parte si ruppe venne sostituita da una statua lignea, vestita per l’occasione con un abito antico protagonista del rito della Vestizione.
10. Scoprire i resti castello
Un tempo anche Rasiglia aveva il suo Castello, eretto tra il XIV e il XV secolo per volere sei signori di Foligno a scopo di sorveglianza. Purtroppo ad oggi non è rimasto molto di quello che un tempo fu un imponente maniero, ma raggiungendo i ruderi possono scorgersi ancora il mastio, un tratto delle mura e due piccole torri difensive, tutti ristrutturati di recente.
(Martina De Angelis)