Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a penna in Teverina
Scandito da torri e porte, Penna in Teverina è un borgo di circa mille abitanti della provincia di Terni che conserva ancora la sua struttura originale medievale. È il comune più piccolo dell’Umbria come superficie, ma non come bellezze: sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista naturalistico, Penna in Teverina ha tanto da offrire a chi decide di visitarlo.
1. Entrare nella chiesa di Santa Maria della Neve
Entrando nel centro di Penna in Teverina da Porta Civica incontrerete la chiesa di Santa Maria della Neve, costruzione altomedievale che svetta in piazza di San Valentino. Il suo aspetto odierno lo si deve alla ristrutturazione dei secoli XVI e XVII, e nonostante esternamente sia molto semplice è interessante perché fu il nucleo intorno cui sorse in seguito il borgo fortificato. All’interno conserva un nel dipinto del ‘600 dedicato alla Madonna della Neve e al patrono San Valentino.
2. Ammirare Palazzo Orsini
Continuando la passeggiata attraverso il centro storico di Penna in Teverina incontrerete Palazzo Orsini, la struttura architettonica più importante del borgo. Il palazzo venne edificato nel XVI secolo da Maerbale Orsini per essere sua residenza privata, si sviluppa su due piani e conserva, all’interno, un prezioso giardino all’italiana del Cinquecento. Oggi è una dimora privata, e location utilizzata per matrimoni ed eventi.
3. Scoprire le “Quattro Stagioni”
Proprio davanti all’entrata di Palazzo Orsini avrete modo di scoprire una delle sculture più particolari di Penna in Teverina: sono le “Quattro Stagioni”, quattro panche di travertino che formano un interessante complesso scultoreo anticamente parte del giardino di Fonte orsina. Le quattro facce scolpite – una ragazza, un ragazzo, un uomo e un vecchio – hanno sono stati associati alle quattro stagioni, ma molti sostengono anche che siano in realtà i ritratti di alcuni membri della famiglia Orsini, in particolare Giulia Farnese, suo figlio Marzio, Vicino e Maerbale.
4. Fotografare i “Mammalocchi”
Le Quattro Stagioni non sono gli unici elementi scultorei singolari di Penna in Teverina: percorrendo la provinciale, infatti, vi troverete a contemplare due imponenti statue sorrette da pilastri e poste come a difesa di un cancello affacciato su una grande pianura. Avete di fronte i “Mammalocchi”, figure allegoriche dalle sembianze maschili ideate nel 1550 dal creatore dei giardini di Villa D’Este a Tivoli e delle sculture del Parco di Bomarzo. Fotografare queste sculture è obbligatorio, anche perché sono un vero mistero: ad oggi, nessuno sa quale sia il loro significato.
5. Visitare il Museo delle Arti e dei Mestieri della Tradizione
Raggiunta la scalinata che porta oltre le mura, fino al belvedere, fermatevi a visitare il primo museo aperto a Penna in Teverina: è il Museo delle Arti e dei Mestieri della Tradizione, piccola esposizione nata per raccontare la storia del paese. All’interno dello spazio allestito dai cittadini troverete una serie di oggetti antichissimi, che rievocano le arti e gli antichi mestieri che hanno caratterizzato la vita del borgo in passato.
6. Attraversare le porte cittadine
Come ogni borgo medievale fortificato, anche Penna in Teverina vanta due porte di accesso al centro storico, angoli dalle caratteristiche paesaggistiche e architettoniche particolarmente suggestive. Porta Civica è un vero simbolo del paese, e anche il suo ingresso principale. Colpisce con il massiccio portone di legno e i resti della cinta muraria originaria. Porta Novella, invece, si trova a ovest del centro storico, e vanta una vista spettacolare sulla Valle del Tevere, grazie a un belvedere dove lo sguardo spazia sulla natura circostante.
7. Partecipare a Penna in Fiore
Ogni anno, a metà maggio, Penna in Teverina diventa un giardino fiorito grazie a Penna in Fiore, mostra mercato dedicata al florovivaismo. Le vie del centro storico si abbelliscono di splendide decorazioni floreali, di piante e fiori, ma anche arredi da giardino, vasi, fontane e tutto quello che serve per la cura del giardino. Ad accompagnare, un ricco programma che dà spazio anche all’assaggio di tipicità agroalimentari, concerti, appuntamenti culturali e trekking.
8. Ammirare il presepe permanente
Sotto la piazzetta del centro storico, varcato il portone di legno su cui è intagliata la natività, si nasconde un piccolo grande gioiello di Penna in Teverina: il presepe permanente, opera d’arte estesa su 30 metri quadri e composta da 200 statuine, di cui ben 140 animate. La creazione artistica rappresenta la natività usando effetti scenici come acqua che scorre, pioggia, vento e luci, e vanta la voce narrante di Alberto Lori e la colonna sonora firmata da Riccardo Cocciante, ex cittadino di Penna. A rendere tutto ancora più suggestivo la location, un’antica grotta calcarea.
9. Conoscere le solfatare
Il territorio di Penna in Teverina è famoso per un particolare fenomeno naturale, la le solfatare, una manifestazione geologica caratterizzata da assenza di vegetazione e polle di acqua e fango da cui gorgoglia il gas. Si manifesta in due punti precisi dell’area intorno al borgo: a Montecchie e soprattutto nel sito conosciuto come Solfatara, dove si trova proprio un percorso con pannelli informativi che vi permetterà di scoprire questa rara curiosità naturalistica.
10. Dormire in un vero castelletto
Castelli e fortezze vi hanno sempre fatto sognare a occhi aperti? A Penna in Teverina avrete l’occasione di dormire dentro un autentico castelletto medievale. I Segreti del Borgo è una struttura ricavata all’interno di un complesso antico realizzato interamente in pietra, con sei camere caratterizzate da arredi in parte originari del forte e chiamate con i nomi di note coppie, passate alla storia per il loro amore immortale. A disposizione degli ospiti anche una raffinata Spa affacciata sulla campagna, con idromassaggio, sauna e sala massaggi.
(Martina De Angelis)