Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a San Venanzo
Anche se conta solo 2.170 abitanti, San Venanzo è il 15º comune umbro per estensione, con una superficie complessiva di oltre 169.000 ettari. Merito dello sconfinato ambiente naturale incontaminato che avvolge il borgo, considerato uno tra i più suggestivi della regione
1. Visitare il Museo Vulcanologico
San Venanzo è incastonato in una terra molto antica, dove 265mila anni fa erano attivi tre piccoli vulcani. Proprio a questa particolarità è dedicato il Museo Vulcanologico, percorso espositivo che racconta la peculiarità dell’area. Tra i reperti più importanti spicca la venanzite, rara roccia vulcanica nata dal consolidamento della lava, e che avrebbe dato il nome al paese, un uovo di dinosauro e il cranio di Elephas meridionalis, rinvenuto nel Parco attiguo.
2. Esplorare il Parco Vulcanologico
Adiacente al Museo si estende il grande Parco Vulcanologico, l’area dove erano attivi tre vulcani di circa 500 m di diametro e 30 m di altezza. Grazie a un percorso ad anello avrete la possibilità di ripercorrere la storia, vedere con i vostri occhi le tracce dei vulcani, scoprire i luoghi dove sono stati trovati i minerali visti in precedenza presso il Museo e ammirare i resti di una cava di macine in pietra, testimonianza delle antiche attività estrattive dell’area.
3. Passeggiare nel Parco dei Sette Frati
Il bene più prezioso di San Venanzo è la natura, e oltre che nel Parco Vulcanologico avrete modo di scoprirla anche presso il Parco dei Sette Frati. Si tratta di una grande area verde che si estende vicino alla cima del Monte Peglia, e che al suo interno comprende una riserva faunistica protetta e il Centro di documentazione flora e fauna del Monte Peglia. È il luogo perfetto per passeggiare e rilassarsi, e inoltre d’estate ospita spesso eventi e concerti.
4. Ammirare la Torre
Il profilo di San Venanzo è definito dalla grande Torre che domina il paese, una delle pochissime tracce rimaste dell’antico castello medievale insieme a brevi tratti di mura. A causa delle trasformazioni urbanistiche volute dai conti Faina nell’Ottocento, infatti, il paese ha perso quasi completamente il suo aspetto originario. La Torre è una delle dieci che intervallavano la cinta muraria, al cui interno erano comprese la fortezza del 1200 e una chiesa quasi del tutto demolita.
5. Visitare la chiesa della Madonna Liberatrice
Uscite dal paese e fermatevi, lungo la strada statale che collega Orvieto a Marsciano, a visitare la chiesa della Madonna Liberatrice. La struttura è molto piccola e semplice, ma è interessante per l’antico affresco della Madonna Liberatrice conserva all’interno, datato XIV secolo.
6. Scoprire Villa Faina
Villa Faina è il motivo per cui non esiste più buona parte del borgo medievale di San Venanzio. La dimora, infatti, venne costruita sui resti del castello medievale e su una parte dell’antica chiesa adiacente per volere dei conti Faina, che inglobarono anche parte delle case stroiche dell’abitato. Oggi nelle sale sontuose della villa si trova la sede del Consiglio comunale, mentre tutt’intorno il parco rigoglioso è perfetto per lunghe passeggiate tra alberi, piante esotiche, aiuole e fontane.
7. Conoscere la chiesa di San Venanzio
Costruita in epoca moderna, la chiesa di San Venanzio è semplice e lineare, ma la sua facciata colpisce dal primo sguardo poiché è stata realizzata interamente con materiale e pietre locali. Entrate all’interno per ammirare il bel crocifisso in ceramica orvietana alle spalle dell’altare e i quadri della via Crucis, anch’essi in ceramica dipinta.
8. Assaggiare la Sella di San Venanzo
Impossibile passare da San Venanzo senza assaggiare la sua specialità più caratteristica: la sella di San Venanzo, un particolare tipo di lardo che conserva uno strato sottile di magro. La lavorazione della sella è piuttosto imegnativa, richiede circa 8 mesi e prevede prima la salatura e l’aromatizzazione, e poi una stagionatura che può essere anche molto lunga.
9. Esplorare i dintorni
Il territorio comunale di San Venanzo è molto esteso e include una serie di frazioni particolarmente degne di nota. San Vito in Monte, per esempio, è famoso per la sorgente di acque oligominerali, mentre a Collelungo si trova il Santuario della Madonna della Luce. Interessanti anche Civitella dei Conti con le tracce del castello medievale, Ripalvella per la particolare torre pentagonale e Poggio Aquilone, dove si tiene ogni anno la Sagra degli umbricelli fatti a mano.
10. Visitare la Cantina Conti Faina
La storia, il gusto e la tradizione di San Venanzo si uniscono nella Cantina Conti Faina, azienda agricola e agriturismo creato proprio dagli eredi di quella famiglia che a lungo ha contribuito in modo determinante alla crescita dell’agricoltura locale. I Conti aprono le porte della loro cantina e propongono wine tour e esperienze mirate alla conoscenza e alla degustazione dei prodotti di propria produzione, ma anche di primizie del territorio, e al racconto dei segreti produttivi del vino.
(Martina De Angelis)