Dall’alto dei suoi 522 metri di altitudine, Gubbio domina monti e colline dell’estremo est della provincia di Perugia. Antica città nata durante il culmine della civiltà umbra, grazie al suo prezioso artigianato specializzato in maioliche raggiunse il suo massimo splendore nel XIV secolo, epoca in cui assunse il caratteristico impianto che oggi la caratterizza. Meravigliosamente conservata, Gubbio è un vero capolavoro, ricca di arte, cultura e tradizioni antiche ancora vive.
1. Ammirare la Piazza Grande
Cuore del centro storico, Piazza Grande è un capolavoro di urbanistica medievale, costruita a partire dal 1321 per ospitare i nuclei del governo cittadino. La sua struttura pensile, sorretta da quattro grandi arcate è impressionante, e ancora oggi, come nel Trecento, è uno spazio fortemente suggestivo con i suoi palazzi eleganti, e con la vista proiettata verso la campagna grazie all’affaccio panoramico su uno dei lati. La piazza è anche il centro vero e proprio di Gubbio, luogo dove si incontrano i quattro quartieri della città.
2. Visitare Palazzo dei Consoli e il Museo Civico
L’edificio che salta subito agli occhi, ben prima di raggiungere Piazza Grande, è il Palazzo dei Consoli, maestosa costruzione eretta tra il 1332 e il 1349. Fulcro politico della città trecentesca, il palazzo è magnifico con il suo aspetto gotico, e all’interno è ancora più prezioso: dal 1909 le sue sale ospitano le collezioni del Museo Civico, costituite dalla pinacoteca e dalla raccolta archeologica. Proprio in questa sezione sono esposte le Tavole iguvine, sette preziose lastre di bronzo su cui è iscritto il più importante testo in lingua umbra.
3. Scoprire il Palazzo dei Priori
Proprio di fronte a Palazzo dei Consoli, il Palazzo dei Priori (o Pretorio, o del Podestà) è il secondo edificio di rilievo di Piazza Grande, e il grande lavoro incompiuto di Gubbio. La facciata presenta tracce di architettura gotica (1349), ma anche delle alterazioni subite nel 1475 e nel Seicento. Antica sede del potere esecutivo cittadino, oggi il Palazzo Pretorio ospita il Comune di Gubbio e la biblioteca fondata nel 1666, al cui interno sono conservati manoscritti e codici molto antichi.
4. Ammirare la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo
Tra le molte chiese che decorano le vie di Gubbio, la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo è una tappa obbligatoria. Il Duomo cittadino venne edificato tra il XIII e XIV secolo sui resti di una precedente chiesa romanica, di cui ancora si possono scorgere i resti sul lato destro della facciata. Oltre l’ingresso monumentale la Cattedrale si presenta con uno sfarzoso stile gotico, arricchito da dipinti realizzati da artisti locali del ‘500 e da pittori forestieri. Notevole, tra tutte, la cappella barocca sulla parete destra, che conserva affreschi dell’Allegrini e una tela del Gherardi.
5. Partecipare alla Festa dei Ceri
Gubbio è nota come la “città dei Ceri”, in onore della sua festa più grande e tradizionale. La Festa dei Ceri si svolge ogni 15 maggio alla vigilia della festa patronale dedicata a Sant’Ubaldo, e prevede una corsa tra le vie cittadine dei Ceri, tre alti e pesanti manufatti lignei sormontati dalle statue di Sant’ Ubaldo (protettore dei Muratori), di San Giorgio (protettore dei Merciai) e di Sant’ Antonio Abate (protettore degli Asinari e dei Contadini e, più recentemente, degli studenti). I Ceri con le statue vengono portate a spalle e di corsa attraverso tutta Gubbio, fino alla Basilica di Sant’Ubaldo, in vetta al monte Ingino. Molto suggestivo, al mattino, il momento dell’alzata dei Ceri in Piazza Grande.
6. Assaggiare i sapori tipici con un tocco moderno
Carni e cacciagione, formaggi e insaccati, olio e vino, tartufo e la celebre crescia di Gubbio: i sapori tipici della cucina eugubina sono genuini, semplici, un concentrato delle prelibatezze offerte dalla terra. I locali dove gustarli sono tantissimi, ma se avete voglia di assaggiarli in una particolare rielaborazione moderna, sedete ai tavoli dell’Officina dei Sapori: è il regno dello chef poco più che trentenne Giacomo Ramacci e della sua brigata, una delle più giovani dell’Umbria. Tra tecnica, materie prime eccellenti e “sapori di casa” presentati in vesti moderne, il menu diventa un vero viaggio contemporaneo attraverso la gastronomia umbra.
7. Visitare la chiesa di Santa Maria della Vittoria
Circondata dal verde, la chiesa di Santa Maria della Vittoria o della Vittorina, è un importante luogo francescano: secondo la tradizione proprio qui San Francesco incontrò e rese mansueto il lupo che terrorizzava Gubbio. Oltre che per la storia francescana, ricordata da una statua, la chiesa è una costruzione interessante di epoca medievale, che nel 1538 venne riccamente decorata mentre era sotto la tutela della Compagnia di S. Maria della Vittorina. Oggi all’interno si possono vedere ancora molti degli affreschi cinquecenteschi, che ricoprono le pareti e la base della volta.
8. Assistere al Palio della Balestra
Il Palio della Balestra è una grande rievocazione storica che si tiene in Piazza Grande l’ultima domenica di maggio. Per l’occasione, il salotto cittadino si colora di stendardi e costumi d’epoca, e diventa teatro della sfida tra i Balestrieri di Gubbio, che competono per centrare il bersaglio posto a circa 36 metri di distanza. La gara è il momento più atteso del Palio, ma sono tanti gli appuntamenti imperdibili dell’evento, tra cui l’esibizione virtuosistica degli Sbandieratori e la sfilata del corteo storico in costume tra le vie della città.
9. Fare trekking alla Gola del Bottaccione
Se cercate un luogo dove dedicarvi al trekking, andate alla Gola del Bottaccione: è una profonda incisione del terreno tra monte Ingino e il monte Foce, caratterizzata da pareti rocciose verticali erose in migliaia di anni dal torrente Camignano, che ancora scorre sul fondo della valle. La gola è un luogo di grande suggestione, e presenta anche una serie di interessanti testimonianze storico artistiche, come l’acquedotto medievale e il trecentesco Eremo di Sant’Ambrogio.
10. Vivere la natura al Parco del Monte Cucco
Gubbio rientra nel territorio del Parco del Monte Cucco, area montana caratterizzata da faggete e pascoli, parete rocciose e forre che si aprono intorno alla vetta del monte Cucco (1566 metri di altitudine). Il parco è il luogo ideale per praticare attività sportive come trekking, torrentismo, sci di fondo in inverno e visite guidate in alcune delle molte grotte carsiche che rendono l’area uno dei centri speleologici più apprezzati d’Italia.
(Martina De Angelis)