Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Bevagna
Nel cuore dell’Umbria, in provincia di Perugia, Bevagna è uno dei borghi più pregevoli della regione. Piazze, vicoli, chiese e palazzi portano sulle pietre i segni delle epoche che si sono succedute, a partire dall’antica Mevania romana, fiorente centro commerciale cantato da Virgilio e Giovenale. Terra di cultura, museo a cielo aperto, meta enogastronomica, Bevagna vanta un patrimonio così ricco da essere inserita tra i Borghi più belli d’Italia e tra le Bandiere Arancioni.
1. Passeggiare in piazza Filippo Silvestri
Una visita di Bevagna non può che iniziare da piazza Filippo Silvestri, cuore del borgo fin dall’età medievale. La piazza risale al XII e XIII secolo ed è costellata da alcuni degli più pregevoli di Bevagna: le chiese romaniche di San Silvestro e San Michele Arcangelo, il duecentesco palazzo dei Consoli, che ospita il Teatro Francesco Torti, e la chiesa dei Santi Domenico e Giacomo (XIV secolo). Dalla piazza partono le quattro Gaite, i quartieri di Bevagna: San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro.
2. Ammirare il Teatro Francesco Torti
Palazzo dei Consoli è uno degli edifici più pregevoli di Bevagna, edificato nel XIII secolo. Sede dell’omonima magistratura cittadina, all’interno ospita dal 1886 il Teatro Francesco Torti: è uno dei teatri più piccoli dell’Umbria con i suoi 251 posti a sedere, ma è un piccolo gioiello artistico abbellito da pitture ottocentesche di Domenico Bruschi e Mariano Piervittori. Il programma è sempre ricco di spettacoli interessanti, ma è possibile anche visitare il Teatro al di fuori delle rappresentazioni, con un biglietto che vale anche per il Museo di Bevagna e per le terme romane.
3. Visitare il Museo di Bevagna
Palazzo Lepri è un altro importante edificio nobiliare di Bevagna, affacciato su corso Matteotti: oltre a essere sede del municipio, ospita la biblioteca, un archivio storico e un polo museale. È il Museo di Bevagna, esposizione che si articola in tre diverse sezioni, una dedicata all’archeologia, con raccolta di reperti di età arcaica, repubblicana e imperiale, una documentaria con preziose pergamene medievali, e una pittorica, dove sono raccolte diverse opere che vanno dal Cinquecento al Settecento.
4. Scoprire le terme romane
Le tracce dell’antica Mevania romana sono ancora ben visibili nella Bevagna di oggi, e una delle testimonianze più preziose è rappresentata dalle terme romane, quel che rimane del complesso di terme pubbliche della cittadina. Durante la visita potrete ammirare il frigidarium, formato da nicchie decorate, alcune tracce del caldarium e, soprattutto, un grande mosaico del II secolo d.C., ispirato al mondo marino e perfettamente conservato nella sua interezza.
5. Gustare i sapori tipici
Oltre che patria di arte e cultura, Bevagna è anche un centro enogastronomico molto apprezzato, con prodotti di punta come il tartufo, l’olio extravergine di oliva e il vino, in particolare il Sagrantino Docg già raccontato da Giovenale e Plinio. Potete avere un assaggio di queste e molte altre delizie da Serpillo, uno degli indirizzi più famosi del borgo, in località Torre del Colle: è il regno dei sapori regionali, base per dare vita a piatti dal respiro moderno ideati da un giovane chef talentuoso. Bellissima anche l’atmosfera del ristorante, soprattutto i giovedì e venerdì di novembre e marzo, quando il locale spegne tutte le luci e si illumina solo con la luce delle candele.
6. Visitare la Collegiata di San Michele Arcangelo
La Collegiata di San Michele Arcangelo fu la prima cattedrale della città, e anche se venne edificata tra il XII e il XIII secolo, nel corso del tempo subì molte modifiche che ne cambiarono profondamente l’aspetto. Tra il 1951 e il 1957 però la chiesa fu riportata alle forme originali, e oggi quindi possiamo di nuovo ammirarla in tutta la sua bellezza. L’interno colpisce soprattutto per le cappelle laterali riccamente decorate, per la cappella barocca interamente affrescata della navata destra, e per la cripta di dodici campate rette da sei colonne sottili.
7. Scoprire la Domus romana
Altra traccia del passato romano di Bevagna è la domus, collocata nel cortile sul retro di casa Silvestri, al di sotto del piano stradale attuale. È l’unico complesso rettangolare di epoca romana rimasto integro abbastanza da mostrare la raffinatezza dell’ambiente e la ricchezza delle antiche case dei romani. L’edificio è attestato intorno al I secolo d.C., e conserva i resti di tre locali intercomunicanti, di cui colpiscono le decorazioni a mosaico, le semicolonne di mattoni e i reticolati a pietre bianche, rosa e grigie.
8. Partecipare al Mercato delle Gaite
Il Mercato delle Gaite è considerata una delle rievocazioni storiche più belle di tutta l’Umbria, per la fedeltà storica con cui viene allestita. Ogni anno, negli ultimi dieci giorni di giugno, ogni quartiere di Bevagna allestisce un suo mercato medievale nelle strade e piazze del paese, esponendo prodotti d’epoca e raccontando antichi mestieri, oltre ad aprire taverne dove si possono assaggiare piatti medievali. Ogni Gaita si sfida in quattro gare – i Mestieri, la Cucina, il Mercato, il Tiro con l’Arco – e l’ultimo giorno si tiene una grande cena medievale allietata da musici e danzatori.
9. Visitare la Chiesa di San Silvestro
Affacciata su piazza Silvestri, la Chiesa di San Silvestro è un esempio perfetto dello stile romanico umbro. Fondato nel 1195, il complesso all’esterno risulta incompleto e si nota chiaramente il punto in cui avrebbe dovuto essere eretto il campanile, ma rimane comunque intrigante con le trifore e bifore e il portale riccamente decorato. All’interno la chiesa è semplice e severa, monumentale con le tre navate rette da colonne massicce. Per il suo perfetto stato di conservazione, la chiesa di San Silvestro e il centro storico di Bevagna sono state location del dedicato a San Francesco di Luciana Cavani (Rai Uno, 2014).
10. Fare un tour tra i castelli
Bevagna spicca al centro di una piccola conca pianeggiante circondata da dolci colline, perfetta per passeggiate a piedi o in bicicletta. Uno degli itinerari più interessanti porta alla scoperta dei tre castelli del borgo, Limigiano, Torre del Colle e Castelbuono: sono eretti sulle colline come antichi baluardi a guardia della valle, sono immersi in un paesaggio costellato di filari di viti e ulivi e conservano intatto il loro assetto architettonico medievale, dallo stile tipicamente rurale.
(Martina De Angelis)