Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere ad Amelia
Arroccata a 406 metri di altitudine, Amelia è una bella cittadina in provincia di Terni ancora abbracciata dalle possenti mura poligonali di epoca romana. Tra chiese e cattedrali, musei e palazzi nobili, passeggiare per le vie di Amelia è compiere un viaggio nel suo passato, che risale fino XII-XI sec. a.C., epoca della fondazione del primo insediamento abitativo.
1. Ammirare le mura poligonali
A colpire fin dal primo ingresso in città sono le mura poligonali che cingono Amelia, un imponente complesso fortificato la cui costruzione è attestata tra il IV e il III secolo a.C. e che è intervallato da sei porte, quattro delle quali ancora oggi utilizzate: porta Romana, l’accesso principale al paese, porta Leone IV, porta Posterola e porta della Valle. Grazie a un percorso ben segnalato è possibile fare trekking urbano e costeggiare la cinta muraria nella sua interezza.
2. Visitare la Cattedrale di Amelia
La Cattedrale è l’edificio religioso più importante di Amelia, eretta nell’anno 872 ma interamente ricostruita nel 1629 in seguito a un vasto incendio che la distrusse, motivo per cui oggi ci appare con forme tipicamente barocche. Vale la pena di visitarla soprattutto per l’interno grandioso, dove sono custodite importanti opere d’arte: di particolare rilievo le tele di Zuccari, Perini e Pomarancio, le pareti affrescate da Luigi Fontana e le molte sculture. Notevole anche la cappella del SS. Sacramento, risalente al XVI secolo e preziosa con pregevoli tele e monumenti marmorei.
3. Scoprire il Museo Archeologico
Il chiostro e il salone del complesso di San Francesco (ex Collegio Boccarini) sono stati trasformarti nel Museo Archeologico, esposizione dove è possibile ammirare una serie di manufatti recuperati da scavi effettuati sul territorio. I reperti vanno dall’epoca preromana fino alla fase altomedievale, e tra tutti spicca la grande statua bronzea del generale romano Nerone Claudio Druso, detto Germanico, alta più di 2,15 metri. Il museo ospita anche una pinacoteca, dove sono esposte opere recuperate da chiese e palazzi locali.
4. Visitare la chiesa di San Francesco
Fondata alla fine del 1200 e rinnovata tra il ‘500 e il ‘600, la chiesa di San Francesco presenta una particolare commistione di stili. L’esterno si presenta ancora con il suo aspetto tardo romanico, opera dei maestri scalpellini locali e affascinante con il doppio rosone concentrico. L’interno invece è interamente settecentesco con alcune influenze barocche, tranne la cappella di Sant’Antonio e i sei sepolcri monumentali della nobile famiglia Geraldini, che invece conservano l’aspetto originario quattrocentesco. Recentemente è anche affiorata una porzione di affresco medievale.
5. Mangiare (e comprare) da ConVitto
Obbligatoria una tappa da ConVitto, l’indirizzo per i golosi dove assaggiare e acquistare prodotti artigianali, soprattutto formaggi. È il regno del caseificio Vitto, nato nel 1980 da un esperto caseario arrivato da Gioia del Colle, che con la sua famiglia si è impegnato a raccontare la sua terra di origine, ma anche la regione che li ha accolti. I formaggi, prodotti in proprio, vengono stagionati nella grotta al di sotto del locale, mentre nella sala e nella terrazza si degustano insieme a affettati e vini, ma si assaggia anche pasta fatta in casa e altre delizie artigianali. E al bancone, si può acquistare tutto.
6. Ammirare Palazzo Petrignani
Amelia visse un periodo particolarmente florido in epoca rinascimentale, grazie alle committenze di famiglie nobili importanti. Lo testimoniano ancora oggi la presenza del teatro settecentesco voluto dalla nobiltà locale, la torre Campanaria e, soprattutto, i palazzi nobiliari. Il più rilevate è Palazzo Petrignani, considerato uno degli edifici rinascimentali più belli dell’Umbria per i suoi saloni affrescati. Tra tutti, spicca il Salone dello Zodiaco, con la dettagliata decorazione dedicata ai mesi dell’anno, agli elementi naturali e a rappresentazioni mitologiche come il dio Sole e le dee cosmiche.
7. Visitare le cisterne romane
Le bellezze di Amelia non si limitano alla superficie, ma proseguono nel sottosuolo. Al di sotto dell’attuale piazza Matteotti, anticamente il forum, sono state scoperte le antiche cisterne romane: sono una grandiosa opera di ingegneria idraulica costruita intorno al II secolo d.C., e sono composte da maestosi ambienti con volte a botte alti circa 5 metri, scavati nella roccia calcarea e poi rivestiti all’interno con muratura. In eccezionale stato di conservazione, le cisterne sono visitabili attraverso un percorso di grande suggestione.
8. Scoprire gli organi storici
Amelia ha un lato musicale tutto da scoprire, espresso dalla presenza di una serie di organi storici conservati nelle sue chiese. Il più prestigioso lo potete ammirare presso il monastero delle benedettine di S. Magno: l’organo venne costruito nel 1678 da Willelm Hermans ed è particolare perché ha due tastiere, una in cantoria e una al piano della chiesa. Anche nella Cattedrale sono conservati due organi importanti: l’organo grande ha una cassa settecentesca dentro cui è stato costruito un impianto nuovo nel 1904, mentre è una vera rarità l’organo ad ala del 1600.
9. Vivere la natura
Circondata dai Monti Amerini, Amelia domina un paesaggio naturale caratterizzato da una vasta lecceta, attraversata da sentieri dove gli appassionati di attività outdoor potranno dedicarsi a trekking, bike e escursioni a cavallo. Altre belle passeggiate si possono fare lungo il corso del torrente Rio Grande e al lago che forma, chiamato Lago Vecchio: il bacino è raggiungibile con un percorso pedonale, lungo il quale incontrerete aree picnic con forno e camini, campi da calcio e coltivazioni di frutti autoctoni, parte del progetto “frutti antichi”.
10. Partecipare all’Ameria Festival
Ogni autunno, da fine settembre a fine ottobre, ad Amelia va in scena uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: è l’Ameria Festival, cinque weekend dedicati a musica e prosa, ma anche a eventi turistico-culturali e enogastronomici. Il festival si svolge all’interno del Teatro Sociale, e prevede una serie di concerti in cui viene dato spazio ad autori classici come Bach, Beethoven e Mozart, ma anche esibizioni teatrali di importanti maestri come De Filippo e Dostoevskij e di opere liriche. Una rassegna artistica completa, arricchita da conferenze, dibattiti e momenti di condivisione.
(Martina De Angelis)