Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere ad Alviano
Arroccato su un colle di 250 metri in posizione strategica, Alviano è un borgo molto piccolo (conta circa 1.386 abitanti) ma molto ricco di arte, natura e storia. Elemento identificativo del profilo del paese è la massiccia Rocca del 1495, mentre nei dintorni è molto conosciuta l’oasi naturalistica del WWF, dove immergersi in una natura rigogliosa e ammirare flora e fauna protette.
1. Visitare la Rocca di Alviano
Colpisce fin dal primo sguardo al paese la Rocca di Alviano, maestosa fortezza costruita su un castello preesistenze e caratterizzata da una pianta quadrata con una torre a ogni angolo. Oggi il maniero, perfettamente restaurato, può essere visitato in tutta la sua bellezza: il tour vi porterà alla scoperta del cortile rinascimentale, degli affreschi seicenteschi della cappella delle Rondini e delle sale ricche di opere d’arte. Oggi la Rocca ospita il municipio e i Musei del Castello di Alviano.
2. Scoprire i Musei del Castello di Alviano
All’interno della Rocca sono state allestite alcune esposizioni permanenti di particolare interesse. Nel piano seminterrato si trova il Museo della civiltà Cittadina, racconto delle attività agresti tipiche di Alviano attraverso più di mille oggetti originali, appartenuti alle famiglie locali della fine del XIX secolo. Sempre sullo stesso piano, il Centro di Documentazione Bartolomeo d’Alviano e Capitani di Ventura Umbri vi porterà a scoprire la storia e le imprese più notevoli del celebre condottiero, tramite anche la ricostruzione dell’equipaggiamento tipico del Capitano di ventura. La Rocca ospita anche il Centro di documentazione faunistica dell’oasi di Alviano.
3. Visitare la chiesa di Santa Maria Assunta
Passeggiando tra le vie del borgo incontrerete la chiesa di Santa Maria Assunta. Vale la pena fermarvi a visitarla, sia perché è una costruzione interessante che risale al XV secolo, sia perché all’interno, nonostante la sua estrema semplicità, conserva un piccolo tesoro artistico: si tratta di una tavola dipinta da Niccolò Alunno, una notevole rappresentazione della Madonna Assunta circondata da angeli glorificanti.
4. Fare birdwatching all’Oasi naturalistica del Lago di Alviano
Obbligatorio passare qualche ora presso l’Oasi naturalistica del Lago di Alviano, una delle attrazioni più famose del borgo. Si tratta di un’area protetta immensa, che copre circa 900 ettari protetti dal WWF Italia per via del prezioso ambiente, ricco di vegetazione palustre e di centinaia di specie diverse di uccelli, che si fermano qui per la sosta e lo svernamento. Attraverso il sentiero ad anello di 1,5 km è possibile scoprire la vita della palude, e avvistare una delle oltre 190 specie censite grazie ad appositi capanni per il birdwatching.
5. Dormire in una casa tipica
Una delle caratteristiche di Alviano, come di molti borghi umbri, sono le case in pietra e legno: dormire in una di queste abitazioni è un’esperienza molto suggestiva, che potete vivere grazie a strutture come il B&B Fontanelle. A meno di 2 km dal centro del paese, la struttura è immersa nei pressi dell’Oasi naturalistica del Lago di Alviano, circondata da una natura rigogliosa tutta da godere nel suo ampio giardino. Le camere, gli appartamenti e gli ambienti comuni hanno tutti mantenuto elementi originari della casa, tra pareti di pietra, soffitti di legno e lavandini ricavati da antiche botti, ma non mancano inserti moderni che rendono l’ambiente ancora più accogliente. La colazione è allestita ogni mattina con prodotti locali e della tradizione umbra.
6. Scoprire le casette di creta di Alviano
Una delle caratteristiche più particolari di Alviano sono le casette di creta sparse nel suo territorio, in particolare nell’area dei calanchi che circondano il borgo. Si tratta di costruzioni rurali costruite in passato dai contadini usando i materiali poveri trovati in loco, per trovare riparo quando dovevano trattenersi nei campi per più giorni e notti. Le case di creta di Alviano risalgono al 1800, e sono una preziosa testimonianza della civiltà contadina del borgo. Oggi alcune sono usate ancora per riporre gli attrezzi o come stalle, e altre sono state restaurante e possono essere visitate.
7. Assaggiare il pane del Panificio Pasticceria Aquili
Panificio Pasticceria Aquili è un piccolo forno a conduzione familiare che dal 1987, anno della sua apertura, porta avanti la tradizione della preparazione in casa di pane e dolci. Gli Aquili sono una generazione di fornai, iniziata con papà Franco e proseguita oggi con la figlia Donatella, che si è recentemente messa in luce per aver vinto il concorso nazionale “Pane di Donna Olimpia”. Nel negozio potrete assaggiare il pane sciapo, tipico della tradizione di Alviano, focacce e ciambelline salate, ma anche prodotti di pasticceria e dolci come la crostata o il panettone fichi e noci.
8. Visitare l’Eremo di Sant’Illuminata
Percorrendo la strada provinciale che collega Alviano a Guardea incontrerete l’Eremo di Santa Illuminata, ovvero quel che resta di un convento fondato del 1007 e sviluppatosi nel XIII secolo in seguito alla visita di San Francesco. Potrete visitare la piccola grotta con il letto di pietra dove il santo era solito pregare e riposare, e passeggiare tra le rovine dell’antica costruzione, intrecciate a una vegetazione rigogliosa che rende l’insieme ancora più suggestivo.
9. Percorrere il Sentiero dell’Unicorno
È possibile scoprire il centro storico di Alviano seguendo il Sentiero dell’Unicorno, percorso tematico di recente inaugurazione. Si tratta di un itinerario narrativo diviso in otto tappe disseminate attraverso il borgo, ciascuna segnata da un’opera pittorica ideata e realizzata dall’artista messicano Gabriel Pacheco. L’ispirazione del percorso, e del nome particolare, nasce dai dipinti che abbelliscono le sale del Castello, in particolare uno che raffigura proprio un unicorno.
10. Partecipare all’attività “Turista per un giorno – passeggiando tra arte e natura”
Se volete scoprire Alviano seguendo la guida esperta di un locale, potete partecipare all’attività “Turista per un giorno – passeggiando tra arte e natura”. Il tour guidato, della durata di un’intera giornata, vi porterà prima alla scoperta dell’Oasi naturalistica, dove campionerete l’acqua dello stagno e l’analizzerete in laboratorio per conoscere meglio l’ecosistema del parco, e poi vi condurrà a visitare degli angoli più inviolati e segreti del Castello, e delle sue leggende come quella del fantasma della giovane cortigiana Luciola.
(Martina De Angelis)