Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere ad Acquasparta
Culla del Rinascimento umbro e centro di grande spessore culturale grazie alla signoria dei Cesi, Acquasparta è un borgo di 4.400 abitanti della provincia di Terni. Il colle su cui sorge è circondato dai Monti Martani, e le sue strade sono abbellite da chiese e palazzi che raccontano un passato prestigioso, ricco di fascino.
1. Ammirare Palazzo Cesi
Cuore di Acquasparta e monumento più pregevole del borgo, Palazzo Cesi è un affascinante edificio rinascimentale dall’architetto Gian Domenico Bianchi, la più illustre residenza della nobile famiglia Cesi. Diventata per un periodo sede della prestigiosa Accademia dei Lincei (nel 1624 ospitò persino Galileo Galilei), la residenza oggi è visitabile, e accoglie gli ospiti con scalinate monumentali, saloni sfarzosi, soffitti lignei a cassettoni e una serie di affreschi ritenuti una delle massime espressioni umbre della pittura di gusto romano.
2. Visitare la Casa della Cultura – Complesso Ex Convento di San Francesco
Il complesso monumentale dell’ex Convento di San Francesco, originario della metà del XIII secolo, oggi è diventato la Casa della Cultura Matteo D’Acquasparta, centro culturale dalle molteplici finalità sociali e pubbliche. Nelle sale a volta del piano terra vengono ospitati eventi teatrali, convegni, conferenze e piccoli spettacoli e concerti, il portico e l’atrio d’ingresso sono dedicati ad allestimenti temporanei, mentre nel chiostro è stata inaugurata una mostra permanente di reperti archeologici collegati alla via Flaminia.
3. Scoprire la chiesa di San Francesco
La chiesa di San Francesco venne fatta costruire nel 1294 ed è una pregevole espressione dell’architettura francescana povera tipica dell’Umbria. L’esterno presenta un’architettura semplice, mentre l’interno è un piccolo scrigno di tesori, tra cui una copia della celebre raffigurazione di San Francesco di Margheritone di Arezzo, un’icona della prima metà del XIV secolo conosciuta come “Madonna della Stella” e un crocifisso ligneo del XIV secolo. Recentemente, sono stati recuperati dal Comune il refettorio, parte dei dormitori e il piccolo chiostro dietro l’abside.
4. Gustare i sapori tipici
Come in buona parte dell’Umbria, la cucina di Acquasparta è un insieme di sapori decisi e tradizionali, caratterizzata da prodotti preparati in casa e condimenti saporiti. Ne potete avere un assaggio sedendovi ai tavoli di Vigna del Borgo, piccola trattoria all’interno di un giardino segreto incastonato tra i vicoli del paese. In tavola, il meglio dei sapori umbri, dal tartufo ai funghi locali, dalla carne allo spiedo ai dolci fatti in casa. Da non perdere i porcini fritti, un must della trattoria.
5. Fotografare il mosaico romano nella chiesa del Sacramento
Vale la pena raggiungere la chiesa del Sacramento in contrada la Piazza Vecchia per scoprire una chicca storica di grande valore. All’interno della piccola struttura del 1648, di forma quadrata con il tetto in legno, è conservato un pezzo di mosaico romano proveniente dall’antica città di Carsulae, parco archeologico in località Carsoli che comprende i resti dei principali edifici del ricco centro di età augustea.
6. Visitare la chiesa di Santa Cecilia
Tra le architetture religiose di Acquasparta, merita una visita la chiesa di Santa Cecilia, dedicata alla patrona del paese. La struttura, come si può notare dall’abside, risale al XII secolo ed è interessante per alcune opere artistiche presenti all’interno, tra cui sette tele di diversi pittori che vanno dalla fine del XVI secolo alla seconda metà del XVIII secolo e che decorano le cappelle laterali alla navata centrale. Tra queste, di particolare interesse è la cappella Cesia, costruita nel 1581. La chiesa ospita anche la tomba del principe Federico Cesi.
7. Partecipare alla Festa del Rinascimento
Durante la prima quindicina del mese di giugno si tiene la Festa del Rinascimento, rievocazione dell’arrivo nel borgo, nel 1614, del principe Federico Cesi e della sua famiglia. L’evento si apre con il grande corte storico a cui partecipano più di 300 figuranti in costume, e prosegue tra una serie di sfide tra contradaioli, che sotto il loro gonfalone cercano di conquistare le chiavi della città. Le gare sono tre: la Gara Gastronomica, in cui vengono proposti piatti tipici del Seicento, la Gara di Teatro “Il Teatro di Contrada”, in cui ogni gruppo rappresenta una scenetta scritta prima del 1630, e il Grande Gioco dell’Oca, la riproposizione vivente e in costume del gioco da tavola.
8. Provare i benefici dell’acqua dell’Amerino
Rientra nel comune di Acquasparta una delle acque più famose dell’Umbria: è l’acqua dell’Amerino, che sgorga dall’antica sorgente omonima conosciuta fin dai tempi antichi per il suo grande potere curativo, in particolare contro calcolosi e acidi urici. Nel Medioevo veniva chiamata anche “acqua di San Francesco”, perché il santo quando era in zona ne faceva uso per curare la sua salute precaria.
9. Fare trekking sui Monti Martani
Oltre che per arte e cultura, Acquasparta è apprezzata anche per le risorse ambientali del territorio, in particolare l’area dei Monti Martani. Potete scoprirne tutta la bellezza grazie a Martani Trekking, un progetto di itinerari naturalistici attrezzati realizzato dalla Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio. Grazie al lavoro svolto, è possibile percorrere sentieri di ogni tipo e difficoltà, tutti ben tenuti e ben indicati, che si sviluppano per circa 120 km fra Giano dell’Umbria e Cesi.
10. Visitare la frazione di Portaria
Il comune di Acquasparta comprende otto frazioni sparse nel suo territorio. Se vi dirigete verso le cime dei monti che incorniciano il borgo, raggiungerete Portaria: merita una visita per il paesaggio fiabesco in cui è immersa. Si tratta di un paese piccolissimo arroccato tra le rocce, molto antico e molto suggestivo con le sue costruzioni storiche, tra cui spicca la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo: risale all’anno Mille, e venne costruita usando del materiale proveniente da Carsulae.
(Martina De Angelis)