Cannara sorge in epoca romana sulla sinistra del fiume Topino, al centro della pianura della Valle Umbra di fronte ad Assisi e Spello. Il tranquillo borgo pianeggiante, che deve il suo nome agli antichi canneti che abbondavano quando la piana era ancora una zona paludosa, oggi è abitato da circa 4.181 abitanti, ed è una meta apprezzata per arte, cultura, buon cibo e buon bere.
1. Visitare il Museo della Città di Cannara
Una delle attrazioni più importanti del borgo è il Museo della Città di Cannara, interessante esposizione che raccoglie i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi presso il sito romano noto come Hurvinum Hortense. Tra i materiali conservati, il più pregevole è un grande mosaico di 65 metri quadrati datato I/II secolo d.C.: probabilmente apparteneva all’edificio delle terme, e rappresenta animali, piante esotiche e uomini che cacciano animali marini. Oltre al compartimento romano, il Museo espone una serie di tele e sculture di alcuni artisti locali.
2. Ammirare il sito archeologico di Urvinum Hortense
Per completare la visita al Museo, vale la pena raggiungere la frazione di Collemancio: presso questo borgo pittoresco si trova il sito archeologico di Urvinum Hortense, da cui provengono i manufatti esposti al Museo. È un a municipio romano del I secolo a.C. costruito sulla sommità del pianoro de La Pieve, di cui si conservano una parte della cinta muraria, parti dell’impianto urbano, alcuni tratti della lastricatura, rovine delle cisterne e del vasto complesso termale. Una parte dei reperti ritrovati nell’area sono esposti anche presso l’Antiquarium di Collemancio.
3. Scoprire l’Edicola di Piandarca
Cannara è un famoso centro francescano, noto per essere il luogo dove, secondo la storia, San Francesco predicò agli uccelli. Il punto preciso è ricordato dall’Edicola di Piandarca, a circa 3 km dal centro storico del paese, eretta nel 1926 per il settimo centenario di morte di San Francesco. La pietra originale su cui il Santo di Assisi si sedette a parlare con gli animali non esiste più – sostituita nel 2004 da una riproduzione voluta dalla Pro Loco – ma il luogo continua ad essere una meta di grande suggestione, anche per il bel panorama campestre che lo caratterizza. In memoria della predica agli uccelli, ogni anno si tiene la Processione di Piandarca (V domenica dopo Pasqua).
4. Visitare la Chiesa di San Francesco
Oltre alla famosa edicola, ci sono altri indirizzi che testimoniano la presenza di San Francesco a Cannara. Uno è la Chiesa di San Francesco, sito religioso costruito tra il Cinquecento e il Seicento per volontà del Terz’Ordine Francescano, ideato proprio dal Santo durante una delle sue visite in paese. Oltre che per il valore spirituale, la chiesa è interessante anche dal punto di vista artistico, grazie al soffitto riccamente decorato e alle numerose tele e statue che raccontano di San Francesco, dell’Ordine e delle sue figure più rappresentative.
5. Conoscere il Tugurio di Cannara
Il terzo luogo francescano di una certa rilevanza si trova all’interno Palazzo Majolica Landrini, edificio in piazza IV Novembre dove era solito dimorare San Francesco durante le sue frequenti visite a Cannara. Proprio questo spazio è noto come Tugurio di Cannara, e per i fedeli ha un valore spirituale di grande peso, anche perché si racconta che proprio qui ebbe l’idea di dare vita al primo nucleo della Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare e scrisse la Regola di vita nota come Terz’Ordine, per aiutare tutti quegli uomini e donne, sposati o non, che vivevano fuori dai conventi o dai monasteri, ma volevano comunque seguire l’esempio del Santo di Assisi.
6. Passeggiare nel centro storico
Vale la pena passare qualche ora a passeggiare nel centro storico di Cannara, racchiuso tra le mura medievali. Scoprirete un borgo tranquillo e piacevole, dove spiccano edifici come il palazzo Comunale e la torre Civica del XV secolo. Tra le architetture religiose, entrate a visitare la chiesa di San Biagio, un bell’esempio di architettura umbra tardo romanica: all’esterno è notevole la facciata originale del XIII secolo e il portale in pietra di Assisi. Interessante anche la chiesa di San Sebastiano, che dopo la sconsacrazione è stata restaurata e trasformata in teatro/auditorium.
7. Partecipare alla Festa della Cipolla
La cipolla di Cannara è il prodotto più tipico del territorio, riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.) per le sue particolari proprietà gastronomiche, riconosciute fin dal Seicento. La Festa della Cipolla si tiene ogni anno tra fine agosto e inizio settembre (periodo di raccolta) ed è tutta dedicata a scoprire questo prodotto prezioso: presso gli stand è possibile ammirare la tradizionale legatura in trecce delle cipolle, ma anche degustare le ricette preparate con le tre varietà: cipolla rossa, ottima cruda o in marmellata, cipolla dorata, perfetta per sughi, pizza e zuppe, cipolla borretana, usata per le ricette da cuocere in forno.
8. Assistere all’Infiorata di Cannara
In occasione del Corpus Domini, le vie di Cannara si colorano di una tradizione storica, quella dell’Infiorata: la città, per l’evento, viene decorata con una serie di tappeti floreali composti dai cannaresi per rappresentare diverse tipologie di immagini, solitamente a tema religioso. Il giorno della festa, quando tutti i quadri floreali sono pronti, la processione con il Santissimo avanzerà camminando proprio su queste opere d’arte realizzate in suo onore. L’Infiorata di Cannara è molto famosa, ed è ritenuta la più antica dell’Umbria con la sua inaugurazione nel 1826.
9. Visitare la chiesa di San Donato
Tra i molti edifici religiosi che caratterizzano Cannara, non perdete una visita alla chiesa di San Donato, piccolo santuario campestre nei pressi delle mura, sulla riva destra del fiume Topino. La cappella è stata recentemente restaurata, e continua a custodire il suo tesoro come ha iniziato a fare nel 1667, quando venne costruita: è l’immagine della Madonna col Figlio tra i Santi Francesco e Donato, affrescata su un’edicola di campagna e ritenuta miracolosa.
10. Degustare il vino di Cannara
Non solo cipolle: Cannara è conosciuta per la sua produzione di vino, in particolare per la specialità locale Vernaccia di Cannara, vino Igt passito dal colore rosso rubino intenso. Assaggiarlo è un must, e lo potete fare da Di Filippo, specializzato nella produzione del Vernaccia, ma anche di tante altre varietà di vini tipicamente umbri. La cantina organizza vari tipi di degustazioni – solo vini, vini e taglieri, vini e oca, altra specialità dell’azienda – ma anche esperienze come wine tour, pic nic in vigna e cooking experience.
(Martina De Angelis)