Calvi dell’Umbria, piccolo borgo di circa 1.698 abitanti della provincia Terni, affonda le sue origini all’età del Bronzo. Oggi il borgo, arroccato a 401 metri di altitudine, conserva un aspetto principalmente medievale, ed è incantevole anche per la natura rigogliosa che lo incornicia. Calvi dell’Umbria è conosciuto anche come il “paese dei presepi”, per i murales e le opere artistiche presepiali che ospita.
1. Visitare il Monastero delle Orsoline
La visita di Clavi dell’Umbria non può che partire dal Monastero delle Orsoline, pregevole esempio di architettura del XVIII secolo, nato dall’unione di un palazzo cinquecentesco, due chiese e una porzione di edificio costruita appositamente. Il complesso è diventato un Museo, che permette di visitare gli ambienti del Monastero: di particolare fascino sono le cucine, perfettamente conservate nei sotterranei, dove si possono vedere i lavatoi, la legnaia, il frantoio, le stanze per cucinare, i forni e i magazzini.
2. Scoprire la Pinacoteca
Il Monastero delle Orsoline ospita, al piano terra di Palazzo Ferrini, una Pinacoteca che raccoglie molte opere recuperate sul territorio comunale e la Collezione Pasquale Chiomenti e Donata Chiomenti Vassalli, donata al Comune dai figli della coppia in occasione del nuovo allestimento del 2012. In una cornice d’eccellenza avrete la possibilità di ammirare più di 100 opere pittoriche e scultoree, firmate da autori come P. Bruegel il Giovane, Guido Reni, Furini, Batoni, Magnasco, Voet, Petruccio Perugino.
3. Ammirare il Presepe Monumentale
La chiesa di Sant’Antonio Abate è parte integrante del percorso museale all’interno del Monastero delle Orsoline, soprattutto perché all’interno ospita il Presepe Monumentale di Calvi, opera del 1546 realizzata da Giovanni e Raffaele da Montereale. La natività è composta da 30 sculture in terracotta policroma, e comprende oltre alla Sacra Famiglia una serie di personaggi, tra cui due contadine, un suonatore di cornamuse e i tre Re Magi. Anche la chiesa in sé è interessante, soprattutto per due affreschi del XVI secolo recentemente riportati alla luce.
4. Fotografare i murales dei presepi
Calvi dell’Umbria è conosciuto come il “paese dei presepi”, e il merito non è solo del Presepe Monumentale. Le vie del borgo, infatti, sono abbellite da una serie di murales che rappresentano la Natività con gli stili più vari: sono opere di pittori italiani e stranieri che ogni anno, a partire dal 1982, hanno affrescato le pareti delle storiche case cittadine. Un vero e proprio museo a cielo aperto, che ad oggi vanta più di 50 opere.
5. Fare una passeggiata per il centro storico
Il centro storico di Calvi dell’Umbria è un pittoresco scorcio ricco di testimonianze storiche che vanno dal Medioevo al Rinascimento. Passeggiare tra le su vie, racchiuse tra le mura, permette di ammirare angoli suggestivi che sono essenza dell’Umbria meridionale: scale e stradine, case di pietra e palazzi storici, piazzette e chiese, e ovunque affacci sulla sottostante valle del Tevere. Tra gli angoli più particolari non perdete via degli Orti, stradina verde che si snoda tra le mura e gli antichi orti delle abitazioni, oggi diventati graziosi giardini privati.
6. Provare l’esperienza dell’agriturismo
Il modo migliore per vivere pienamente la natura montana che circonda Calvi dell’Umbria è alloggiare in uno degli agriturismi della zona. La Fattoria San Carlo spicca per la sua posizione panoramica in cima a un colle, ed è molto piacevole perché i suoi quattro appartamenti e le cinque camere sono all’interno di un casale del 1700 completamente ristrutturato. L’agriturismo è anche un’azienda agricola, e i suoi prodotti possono essere degustati nel Ristorante della tenuta, costruito su una terrazza mozzafiato.
7. Visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta
Il centro storico di Calvi dell’Umbria è ricco di chiese, una più bella dell’altra. Tra le imperdibili, consigliamo di visitare Santa Maria Assunta, la chiesa matrice del paese: si trova su via Roma, un tempo la principale arteria di comunicazione del paese, e la sua costruzione risale alla seconda metà del XIII secolo, anche se ha subito diverse aggiunte nel corso dei secoli, tra cui la torre campanaria (XVI secolo). All’interno presenta un aspetto seicentesco, e custodisce un organo storico del XVIII secolo e alcune preziose cappelle con grandi tele dipinte tra il Seicento e il Settecento.
8. Scoprire la Chiesa di San Francesco
A circa 500 metri dalle mura di Calvi, su un crinale collinare, sorge la Chiesa di San Francesco, annessa al convento di San Berardo, erette secondo la tradizione dal giovane calvese che, conquistato dal Santo di passaggio in paese, lo seguì nel 1213. Mentre del convento rimangono solo solo alcune sezioni, la chiesa è ancora ben conservata: risale al XVII/XVIII secolo, è edificata interamente in pietra calcarea locale, e all’interno si distingue per l’insolita presenza di un’unica aula a botte con 10 cappelle laterali che conservano pregevoli dipinti. Bello anche il chiostro affrescato, dove spicca un pozzo del XIII secolo.
9. Ammirare il Tempio Italico
Le tracce del passato più antico di Calvi dell’Umbria si trovano in cima al monte San Pancrazio, a 1.000 metri di altitudine. Qui è possibile ammirare i resti del portico di un Tempio Italico, santuario preromano che secondo le stime risale al VI secolo a.C., datazione che lo attesta tra i più antichi dell’Umbria. Nel sito, durante gli scavi, vennero ritrovati diversi materiali, tra cui una stipe votiva conservata al Museo Archeologico Nazionale di Perugia e una statuetta di Marte in bronzo che si trova al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
10. Fare trekking nel territorio
Grazie alla sua posizione tra colli e montagne, Calvi dell’Umbria è la base ideale per fare piacevoli trekking, non troppo difficili ma che portano ad ammirare scorci di grande bellezza. Il sentiero 641, per esempio, è un percorso di 7 km che parte dal centro storico e raggiunge il confine con il Lazio passando dai boschi del monte San Benedetto, mentre il sentiero 642 porta fino alle pendici del monte Sardone. Chi è più allenato può optare per il sentiero 643, trekking che sale fino al Tempio Italico, oppure l’escursione ad anello di 11 km da Calvi a San Pancrazio, uno dei percorsi più suggestivi lungo i Sentieri Umbro Sabini.
(Martina De Angelis)