Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Torgiano
Torgiano è una destinazione particolarmente amata dagli amanti del buon bere. Il borgo di 6.632 abitanti, infatti, è rinomato per i suoi vini DOC e DOCG, ma anche per essere un luogo che dà valore alle arti e alle tradizioni.
1. Sorseggiare un calice di vino locale
I colli che circondano Torgiano sono punteggiati di file e file di vigneti, testimonianza di una terra dove la viticoltura ha prosperato. Il borgo è sinonimo di buon vino, e i suoi gioielli da assaggiare sono molti: il Torgiano Rosso di Riserva, uno dei due unici DOCG dell’Umbria e caratterizzato dal lungo invecchiamento, il Torgiano DOC bianco, rosso e rosato, e i cinque vini monovitigni Cabernet Sauvignon, Pinot Nero, Chardonnay, Riesling Italico, Pinot Grigio.
2. Visitare il Museo del vino
Ospitato all’interno di Palazzo Graziani – Baglioni, il Museo del vino (MUVIT) è stato realizzato da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti per raccontare la tradizione vitivinicola locale e italiana in tutte le sue sfaccettature. Durante l’esposizione incontrerete spazi dedicati al racconto delle tecniche di coltura, raccolte di strumenti legati alla lavorazione del vino, vaste esposizioni artistiche di oggetti a tema bacchico-vitinivinicolo, per un viaggio che abbraccia circa 5000 anni di storia.
3. Entrare nella chiesa di San Bartolomeo
Nel cuore del centro storico, la chiesa di San Bartolomeo risale alla fine del XIII secolo, anche se l’aspetto odierno si deve a interventi successivi nei secoli. Superata la facciata in cotto, l’interno colpisce per lo sfarzo decorativo di gusto settecentesco, ricco di opere preziose tra cui dipinti, statue e un bell’organo di fine XIX secolo. Alla base del campanile si trova il cinquecentesco Oratorio della Compagnia della Morte, oggi usato per l’allestimento di mostre.
4. Scoprire il Museo dell’Olivo e dell’Olio
Non solo vino: Torgiano è anche famosa per essere una vera e propria città dell’olio. Potete conoscere le origini di questa tradizione presso il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO), nato sempre per iniziativa della famiglia Lungarotti. Durante il percorso espositivo, allestito all’interno di un nucleo di abitazioni medievali incastonato tra le mura castellane, scoprirete la storia della pianta e del suo frutto attraverso reperti archeologici, collezioni tecniche e artistiche.
5. Immergersi nell’arte
Oltre alla pregevole tradizione enogastronomica, Torgiano è un centro che dedica molto spazio all’arte. Ne è dimostrazione il Museo Comunale dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC) all’interno di Palazzo Malizia, una raccolta di 58 opere donate dal maestro ceramista Nino Caruso. Da poco l’esposizione comprende anche “Ampolliere di giovani artisti per l’olio nuovo”, con le opere realizzate da giovani ceramisti nel corso di laboratori artistici che si tengono in paese.
6. Partecipare alla Guerra del Sale
Novembre a Torgiano vuol dire solo una cosa: la Guerra del Sale, grande rievocazione storica che ricorda la resistenza dei cittadini durante lo scontro tra le coalizioni di Perugia e del Papato. Tra spettacoli, concerti, mercati a tema e prodotti tipici il divertimento è assicurato, e l’immersione in epoca rinascimentale è ancora più intensa grazie alla sfilata con costumi d’epoca e il Palio del Sale tra i rioni di Torgiano.
7. Ammirare le torri di Torgiano
Il profilo di Torgiano è definito dalle sue torri. Torre Baglioni è la più conosciuta, affascinante con la sua mole maestosa. Risale al XIII secolo, ed è stata recentemente riportata al suo splendore originale. Torre della Jaccera, invece, era probabilmente un antico deposito del ghiaccio, e accanto presenta ancora tracce della cinta medievale in cui era inglobata.
8. Scoprire gli affreschi della chiesa di Santa Maria dell’Ulivello
La chiesa di Santa Maria dell’Ulivello non è una delle più famose di Torgiano, ma recentemente si è rivelata un piccolo scrigno di tesori. Realizzata nel XVI secolo, la chiesetta ha subito diversi restauri e il più recente del 2003 ha portato alla luce la presenza di una serie di antichi affreschi. Il patrimonio artistico si unisce al già noto affresco del XVII secolo sopra l’altare principale.
9. Visitare l’Oratorio di Sant’Antonio
Alla fine di Corso Vittorio Emanuele II incontrerete l’Oratorio di Sant’Antonio, edificato intorno al XV secolo per l’omonima confraternita. Dopo un lungo degrado il complesso è stato ristrutturato riportando alla luce tracce di affreschi, decorazioni pittoriche e plastiche, tra cui un notevole altare barocco. Oggi l’oratorio è usato per manifestazioni culturale.
10.Passeggiare nel Parco delle Sculture di Brufa
Lungo la Strada del Vino e dell’Arte che passa da Torgiano, avrete modo di passeggiare in un vero museo a cielo aperto: il Parco delle Sculture della frazione di Brufa, esposizione su un colle che raccoglie una serie di opere di scultori nazionali e internazionali, realizzate dagli artisti per essere in sinergia con il paesaggio. Ogni fine di agosto, in occasione della rassegna Sculture di Brufa, viene inaugurata una nuova scultura che andrà ad abbellire il Parco.
(Martina De Angelis)