Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Polino
Con i suoi 201 abitanti, Polino è uno dei comuni più piccoli dell’Umbria. Ma non fatevi ingannare: nonostante le dimensioni ridotte, il borgo affacciato a 835 metri di altitudine sulla Valnerina offre un centro storico ricco di attrattive culturali, ed è circondato da magnifici boschi di alberi secolari.
1. Passeggiare nel centro storico
La parte più antica di Polino è posta nel punto più alto del paese e si sviluppa intorno alla chiesa e alla massiccia rocca cinquecentesca, che domina il profilo del paese con i suoi bastioni di forma cilindrica. Tutt’intorno, il tessuto urbano mantiene molte delle caratteristiche dell’originario borgo medievale, tutto da scoprire passeggiato tra i vicoli caratteristici.
2. Visitare il Museo laboratorio dell’Appennino umbro “Sotto-Sopra”
Raggiunta la rocca, entrate all’interno per visitare il Museo laboratorio dell’Appennino umbro “Sotto-Sopra”. È un percorso interattivo didattico-culturale dedicato alla scoperta dei monti umbri da un punto di vista scientifico, storico e naturalistico. Pensato per i piccoli, ma fruibile anche dagli adulti, è un modo piacevole di scoprire flora, fauna e reperti fossili tipici del territorio.
3. Scoprire la chiesa di San Michele Arcangelo
Il nucleo del centro storico di Polino è la chiesa di San Michele Arcangelo, edificio risalente al XVI secolo ma attestato come centro parrocchiale solo a partire dal 1792. Il complesso ha perso buona parte del suo aspetto originale in seguito a una serie di lavori di recupero e consolidamento svolti dal 2013 in poi, ma conserva ancora alcune tele e statue testimoni del suo passato antico.
4. Immortalare la fontana monumentale
Tra gli scorci più suggestivi di Polino spicca la piazza d’ingresso del paese, soprattutto per la fontana del Seicento proprio al centro dello spazio. La struttura, fatta costruite dal marchese Castelli quando era governatore perpetuo di Polino, colpisce con la sua eleganza e con la sua architettura particolare, in stile tardo manieristico romano.
5. Ammirare l’Eremo di Sant’Antonio
L’Eremo di Sant’Antonio, interamente scavato nella roccia, risale al XII secolo. Si trova di fronte al centro abitato di Polino, è raggiungibile seguendo un’antica mulattiera ed è un importante luogo di culto per i locali, che proprio qui festeggiano Sant’Antonio due volte l’anno. La grotta è interessante anche per gli antichi affreschi che abbelliscono le pareti, e per la credenza secondo cui l’acqua che stilla dalla volta è dotata di poteri terapeutici.
6. Partecipare alla Festa d’Autunno
Polino, in autunno, si trasforma in un paese in festa: ottobre infatti è il mese della grande Festa d’Autunno, appuntamento dedicato ai prodotti locali di stagione. Ci si raduna tutti in piazza, dove si assaggiano castagne, vin brulè e prelibatezze tipiche come salumi e formaggi. Oltre alla degustazione, vengono organizzate anche dimostrazioni di come si preparavano un tempo i prodotti tipici e mercatini artigianali per divertirsi con lo shopping.
7. Organizzare un picnic a Colle Bertone
Polino è circondato da una natura montana suggestiva, tutta da vivere organizzando una giornata nella natura, magari con un bel picnic. La località preferita dai locali è Colle Bertone, un sistema di radure e boschi di faggio tranquillo e piacevole. Si raggiunge seguendo la strada che porta a Piano del Monte, dove troverete anche la fontana di Acquaviva con la sua acqua purissima.
8. Fare trekking sul Monte la Pelosa
Il rilievo più alto del comune di Polino è il Monte la Pelosa, che con i suoi 1635 metri di altitudine domina il panorama che circonda il borgo. Tra boschi, rocce e pratoni, la salita fino alla vetta promette scorci di grande fascino, e una volta in cima la vista è incantevole: nelle giornate limpide si riescono a scorgere le principali vette appenniniche e persino il Mar Tirreno.
9. Raggiungere l’antica Cava dell’Oro
Recentemente è stato recuperato un sito storico di Polino di particolare importanza: la Cava dell’Oro, ovvero i resti dell’antica miniera dove si estraevano ferro, argento e secondo la tradizione locale anche l’oro. Attiva per pochi anni e poi abbandonata, la cava oggi è visitabile, ed è anche un luogo di interesse geologico per la presenza di un piccolo sistema vulcanico estinto risalente a 250.000 anni fa, che affiora dagli strati calcarei tipici dell’Appennino.
10. Assaggiare i prodotti tipici
Con la sua tradizione montana e contadina, Polino è un borgo dove la gastronomia è casereccia e i prodotti sono genuini. Tra le specialità del territorio spiccano i prodotti di norcineria e gli ottimi formaggi, tra cui la ricotta, mentre le paste fatte in casa e le carni sono conditi con i frutti del bosco come funghi e tartufi, oppure con il tradizionale sugo di castrato. Il tutto condito con dell’olio locale, di cui Polino è un buon produttore.
(Martina De Angelis)