Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Narni
Gioiello dell’Umbria e di tutto il centro Italia, Narni non ha bisogno di presentazioni. La cittadina di 17.966 abitanti conserva un vastissimo patrimonio accumulato in circa 3.000 anni di storia: l’area infatti era già abitata dal Paleolitico, ed è fiorita in epoca romana e medievale. Famosa per la grande rievocazione nota come Corsa all’Anello, Narni è celebre anche per aver ispirato l’autore C.S. Lewis nella creazione della sua opera Le Cronache di Narnia.
1. Scoprire la Rocca Albornoz
Basta alzare gli occhi dal centro storico per incontrare il profilo imponente della Rocca Albornoz, il castello che si erge sul Monte Maggiore e domina l’abitato. La potete raggiungere a piedi partendo da piazza Garibaldi, e visitarla per ammirarla in tutta la sua antica bellezza: la Rocca venne costruita nel XIV secolo per volere del Cardinale Egidio Albornoz e la tradizione vuole che venne eretta su una struttura preesistente di Federico Barbarossa. Da quando fu terminata fu dimora di papi, cardinali e condottieri, ed è arrivata fino a noi in tutta la sua bellezza originaria.
2. Entrare nella Cattedrale di San Giovenale
Tra le molte chiese che abbelliscono il centro storico di Narni, la più prestigiosa è la Cattedrale di San Giovenale, un vero gioiello artistico. Sorge nel luogo dove, secondo la tradizione, venne sepolto il patrono cittadino e fu edificata in stile romanico per poi essere consacrata nel 1145. Nonostante all’esterno si presenti con una struttura di grande impatto, è entrando che si scopre tutta la sua bellezza: la cattedrale conserva infatti opere preziose, tra cui la Pala di San Giovenale, l’altare maggiore, la cripta e le cappelle del transetto.
3.Visitare Palazzo Eroli
Palazzo Eroli è uno dei più prestigiosi edifici nobiliari di Narni. Edificato nel XVIII dall’omonima famiglia, oggi è stato restaurato ed è diventato un polo culturale dedicato a ripercorrere tutta la storia di Narni e del suo territorio. All’interno troverete infatti il Museo di Narni, costituito da una sezione archeologica con reperti dalla preistoria al medioevo, e la Pinacoteca, con opere che vanno dal XIV al XVIII secolo. Al piano terra dell’edificio si trova anche la Biblioteca comunale, di cui si hanno notizie già dal XVII secolo.
4. Ammirare Piazza dei Priori
Prendetevi qualche momento per fermarvi in Piazza dei Priori e ammirarla da ogni punto di vista: è il cuore della cittadina, collocata nella parte più alta di Narni. Qui un tempo sorgeva il foro romano, e a partire dal Medioevo ha ospitato i monumenti più simbolici: Palazzo dei Priori con la sua loggia, la Torre Civica anticamente usata per leggere i bandi, il Palazzo Sacripante, il Palazzo del Podestà, nato dall’unione di tre case-torre nel XIV e oggi casa del Comune, e il Teatro Manini, inaugurato nel 1856. Proprio qui, il 3 maggio, si corre la Corsa all’Anello Storica.
5. Partecipare alla Corsa all’Anello
Narni non è famosa solo per la sua bellezza, ma anche per essere teatro di una delle più grandi rievocazioni storiche d’Italia. La Corsa all’Anello nasce nel 1371 in occasione della festa patronale di San Giovenale il 3 maggio, e oggi come allora prevede una grande giostra medievale in cui i cavalieri dei tre Terzieri cittadini si sfidano a infilare al galoppo una lancia in un anello sempre più piccolo. Il torneo in sé segue le regole del 1371, ma nel tempo la festa si è espansa e prevede altri appuntamenti ricchi di fascino, tra cui le Giornate medievali dei Terzieri, la Corsa all’Anello Storica in piazza che precede la grande sfida al Campo de li Giochi, e il Corteo Storico che vede sfilare tra le vie del centro più di 700 figuranti in costume.
6.Conoscere la Narni sotterranea
Furono alcuni giovani speleologi locali a scoprire per caso, nel 1979, che al di sotto di Narni si trova una vera e propria città sotterranea. Durante la vostra visita attraverso il mondo misterioso della Narni sotterranea avrete modo di ammirare la chiesa di Santa Maria della Rupe del XIII secolo con i suoi affreschi, la domus romana, la cui cisterna è collegata all’Acquedotto Romano della Formina, la Stanza dei Tormenti, sala tortura usata durante l’Inquisizione, e la chiesa di Santa Maria Maggiore, in particolare l’abside, la cripta del XII secolo e i mosaici bizantini.
7. Visitare la Chiesa di San Francesco
La chiesa di San Francesco è un prezioso gioiello a pochi passi da piazza dei Priori, una costruzione dalle fattezze tardo romaniche eretta nel 1226 dai narnesi in segno di devozione al Santo di Assisi, che soggiorno per un periodo in città operando diversi miracoli. Il vero pregio di questa chiesa è al suo interno, ricco di affreschi del Trecento, Quattrocento e Cinquecento che abbelliscono i pilastri e le cappelle. Particolarmente notevole la Cappella Eroli, dipinta dopo il 1461 dal pittore folignate Pier Antonio Mezzastris.
8. Fare una passeggiata fino all’Abbazia di San Cassiano
Grazie alla natura rigogliosa che circonda il borgo, Narni è la destinazione perfetta per chi ama camminare nel verde. Uno dei percorsi più affascinanti è il trekking che dalla cittadina porta fino all’Abbazia di San Cassiano: si parte proprio dal centro di Narni, e attraverso il Ponte di Augusto si raggiunge il complesso dell’abbazia, già attivo nel 1080 e composto da una chiesa e dagli edifici usati dai monaci. Il sentiero è un anello che poi riporta a Narni, ha una difficoltà minima e dura in tutto circa tre ore.
9. Attraversare a piedi o in bici le Gole del Nera
Un altro percorso naturale di grande fascino è quello che porta alla scoperta delle Gole del Nera, una vera e propria oasi naturale dove il fiume scorre circondato da una vegetazione rigogliosa. Il percorso ciclo-pedonale permette di attraversare le gole grazie a un tracciato di 6 km che segue la vecchia ferrovia, e permette di ammirare bellezze naturali e storiche, tra cui la frazione di Recentino con le sue fonti e la piscina naturale de Le Mole di Narni.
10. Fotografare il Centro Geografico d’Italia
Appena fuori dalle mura di Narni si trova una curiosità molto particolare e tutta da fotografare. Seguendo l’antico Sentiero della Formina attraverso il bosco arriverete nei pressi del Ponte Cardona, grande opera ingegneristica romana al servizio dell’Acquedotto della Formina: qui troverete un cippo di pietra che indica l’esatto punto che corrisponde al Centro Geografico dell’Italia peninsulare.
(Martina De Angelis)