Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a San Gemini
L’acqua è il primo elemento che viene in mente quando si pensa a San Gemini: il comune di 4.754 abitanti della provincia di Terni, infatti, è famoso per le sue sorgenti di acqua minerale, imbottigliata e venduta in tutta Italia. Ma San Gemini è molto di più: un borgo fatto di antichi vicoli, edifici in pietra e echi medievali in ogni angolo, che rivivono in occasione della grande Giostra dell’Arme.
1. Ammirare piazza San Francesco
La visita di San Gemini non può che iniziare da piazza San Francesco, cuore della cittadina, incastonata all’interno della cerchia muraria tardo duecentesca. Su questo caratteristico spazio tra le case di pietra sorgono alcuni dei monumenti più importanti del borgo: la chiesa di San Francesco, di fronte il Palazzo Comunale, sul lato destro l’ex Villa Santacroce, sul lato sinistro la Fontana Gemine Astolfi, costruita nel 1884 e recentemente riportata al suo splendore originario.
2. Visitare la chiesa di San Francesco
Adiacente all’ex convento dei francescani, la chiesa di San Francesco venne costruita in memoria del soggiorno del santo di Assisi a San Gemini, nel 1213. Varcati il portale ogivale (XV secolo) e l’antica porta lignea (XIV secolo), vi ritroverete lungo una navata in stile gotico, particolarmente notevole per la serie di affreschi che decorano la parete destra, risalenti al XV e al XVII secolo. La chiesa conserva anche un pregevole crocifisso ligneo del XV secolo.
3. Ammirare Palazzo Vecchio
Raggiungendo via Casventino vi troverete ad ammirare uno degli edifici più importanti di San Gemini: è Palazzo Vecchio, conosciuto anche come Palazzo del Capitano del Popolo o Palazzo Pretorio. Costruito tra il XII e il XIII secolo, ha un valore molto importante per la cittadina poiché è stato a lungo la sede del governo cittadino, un vero e proprio simbolo di potere civico. La facciata esterna è un interessante esempio di architettura gotica, mentre l’interno vanta saloni ricchi di testimonianze pittoriche di grande pregio.
4. Scoprire il Duomo di San Gemine
L’origine del Duomo di San Gemine, edificio religioso principale della cittadina, risale al 310, ma il suo aspetto attuale si deve alla ricostruzione in stile romanico avvenuta nel X secolo in occasione dell’arrivo delle reliquie di San Gemine, e al successivo intervento ottocentesco. Proprio per questo è interessante notare le tracce delle varie epoche nella facciata esterna, mentre l’interno è principalmente neoclassico con accenti barocchi.
5. Partecipare alla Giostra dell’Arme
Dal 23 settembre al 9 ottobre San Gemini si trasforma, e torna un vero e proprio borgo medievale con la Giostra dell’Arme. È il grande evento rievocativo che culmina con la festa patronale di San Gemine, ricco di appuntamenti con cortei e manifestazioni storiche, apertura di antiche botteghe, mostre e taverne con piatti tipici. Lo spettacolo più atteso è la giostra, torneo equestre tra i cavalieri dei rioni che si sfidano nella presa dell’anello e nel lancio del giavellotto.
6. Scoprire l’Abbazia di San Nicolò
Vale la pena allontanarsi dalla città e attraversare la via Tiberina per raggiungere una delle chiese più antiche e suggestive di San Gemini: l’Abbazia di San Nicolò, fondata nel XI secolo e bellissima con il suo interno a tre navate, divise da colonne con capitelli decorati, l’affresco del 1295 che decora l’abside e vari frammenti medievali. Il portale, invece, è una fedelissima copia: l’originale fu venduto nel al Metropolitan Museum di New York.
7. Visitare il Museo dell’Opera di Guido Calori
Un’esposizione interessante da visitare è il Museo dell’Opera di Guido Calori, dedicato alle opere pittoriche e alle sculture realizzate di Guido Calori. La produzione dell’artista è stata spostata dal suo studio romano di via Pinciana agli spazi del terzo chiostro dell’ex convento delle clarisse di San Gemini nel Rione Rocca, il punto più alto del paese. Oltre alle opere, l’esposizione è interessante perché raccoglie i disegni, l’archivio e gli strumenti di lavoro di Calori, testimonianza di un artista i cui lavori sono stati dichiarati di eccezionale valore storico-artistico.
8. Conoscere la San Gemini romana
Una caratteristica che rende San Gemini particolarmente affascinante sono i molti resti di epoca romana ancora visibili e ben conservati. In via del Tribunale, per esempio, potete prenotare la visita ai due ambienti sotterranei che si pensa fossero usati come deposito di scorte alimentari, mentre fuori dal centro, in via Narni, si trova la tomba romana nota come Grotta degli Zingari. Nella parte medievale del paese invece, in un’abitazione privata, sono conservati dei mosaici pavimentali del I secolo d.C., una delle più antiche testimonianze romane presenti a San Gemini.
9. Visitare Geolab, il Museo laboratorio di Scienze della Terra
Al Geolab è vietato non toccare: più che di un museo, si tratta quasi di un laboratorio. Il Geolab, in via della Misericordia, ospita una serie di macchine interattive che guidano il visitatore all’osservazione e alla sperimentazione scientifica. La visita si snoda attraverso cinque sale, lungo un percorso che accompagna il visitatore dalla scoperta della struttura della terra, alla lettura del paesaggio e delle principali emergenze geologiche dell’Umbria.
10. Dormire in un vero palazzo ducale
C’è un palazzo, a San Gemini, che colpisce subito per la sua eleganza e la sua imponenza: è il palazzo ducale della famiglia Santacroce, costruito tra il 1729 e il 1730. Dall’inizio del Novecento è diventato una struttura alberghiera, che oggi si chiama Grand Hotel San Gemini e permette agli ospiti di alloggiare in un autentico palazzo nobiliare. Interamente ristrutturato nel rispetto degli elementi originali – si conserva ancora, per esempio, la celebre Sala degli Affreschi – l’hotel offre un soggiorno di grande raffinatezza, all’insegna del buon gusto e dell’arte: oltre alle camere e al ristorante, l’albergo ospita una galleria d’arte e organizza spesso eventi culturali.
(Martina De Angelis)