Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere ad Avigliano Umbro
Nonostante sia nato diventato comune indipendente solo nel 1975, Avigliano Umbro ha una storia molto più antica. Il borgo di 2.362 abitanti, posto a 441 metri sul colle San Rocco e a poca distanza dall’antica via Amerina, era abitato sin dall’epoca protostorica, come testimonia la preziosa Foresta Fossile di Dunarobba. Tra le molte attrattive del paese spiccano anche il suo centro storico medievale, un’antichissima grotta ipogea e alcuni castelli sparsi nel territorio.
1. Visitare il Parco Paleontologico “Foresta Fossile di Dunarobba”
Nel territorio di Avigliano Umbro si trova uno dei siti paleontologici più importanti del mondo: è la Foresta Fossile di Dunarobba, scoperta negli anni ’70 all’interno di una cava di argilla. Il sito conserva 50 tronchi di enormi conifere risalenti circa tre milioni di anni fa, tutti visibili grazie al Centro di Paleontologia Vegetale, che dagli anni Novanta studia e conserva queste preziose testimonianze. La conservazione di questo legno rappresenta una vera rarità, e le sue caratteristiche rendono la Foresta Fossile un monumento naturalistico di grande rilevanza scientifica.
2. Passeggiare nel centro storico
Avigliano Umbro vanta un centro storico di stampo medievale perfettamente conservato, tutto da scoprire con una passeggiata tra le sue vie suggestive. Si accede da Porta Vecchia, che dà il nome alla via omonima ed è sovrastata dal torrione che domina piazza Piave: potrete notare lo stemma dell’Aquila Todina, imposto a tutti i castelli nel 1577. Addentrandosi per via Roma attraverso case basse e pergole verdeggianti arriverete anche ad ammirare la Torre dell’Orologio: è recente, del 1948, abbellita da un orologio su ogni lato e svetta al centro dei Giardini Pubblici.
3. Scoprire il Teatro Comunale
Passeggiando nel centro storico di Avigliano Umbro incontrerete il Teatro Comunale: per il suo stile tipicamente liberty è considerato uno dei teatri più suggestivi della regione. Si affaccia su piazza del Teatro, cuore pulsante del paese, e venne inaugurato nel 1928 dopo essere stato voluto da 118 soci del Circolo Volontà e Azione. La struttura è di grande fascino soprattutto per la facciata, interamente decorata con bassorilievi, formelle in cotto e cornici colorate.
4. Ammirare la Chiesa della Santissima Trinità e Palazzo Vici
Interessante una visita alla Chiesa della Santissima Trinità, edificata nel XVII secolo come parte integrande del castello dei Vici. Anche se nei secoli venne completamente restaurata e perse numerose opere d’arte, conserva pezzi interessanti, in particolare la Madonna del Rosario di Andrea Polinori e affreschi attribuiti a Bartolomeo Barbiani da Montepulciano. Adiacente alla chiesa si trova Palazzo Vinci, seicentesca dimora nobile che conserva alcuni saloni interamente affrescati, una piccola biblioteca e una piccola chiesa.
5. Gustare i sapori locali
La cucina umbra è una cucina che sa di casa e di famiglia: per questo, per assaporarne l’essenza, bisogna andare in una trattoria come La Casareccia. È un locale accogliente, che ha dedicato la sua offerta alla passione per il cibo sincero, semplice ma ricercato negli abbinamenti. Nato negli anni Novanta come ristorante specializzato in ricette della tradizione, oggi La Casareccia, in mano del figlio dei fondatori, ha saputo aggiungere ai piatti alcuni tocchi contemporanei, concentrandosi anche sulla scelta di materie prime strettamente locali. Da provare l’ottima pasta fatta in casa con farine di grani antichi, i panini “insoliti” e le carni accuratamente selezionate.
6. Ammirare il Castello di Sismano
Il Castello di Sismano fa parte del territorio di Avigliano Umbro, ed è una rocca fortificata presente nella località omonima. L’origine della fortezza si attesta intorno all’XI secolo, e grazie al perfetto stato di conservazione della costruzione e del piccolo borgo circostante, è una meta molto suggestiva da visitare. Si accede al borgo, ancora abitato, dal portale monumentale aperto nelle mura, si passeggia attraverso le case e la chiesa di Santa Maria delle Grazie fino al secondo portale e finalmente si ammira la dimora, oggi trasformata in parte in albergo e ristorante.
7. Visitare la frazione di Dunarobba
Famosa per la presenza della Foresta Fossile, la frazione di Dunarobba merita di essere visitata nella sua interezza: è un antico castello, oggi divenuto un vero e proprio borgo, dall’affascinante centro storico fatto di vicoli e case addossate, dove si scorgono ancora i resti delle mura, due delle torri e una delle porte di accesso. Ad appena 3 km di distanza dal borgo, in mezzo alla campagna, svetta anche la Fortezza Alta, edificata nel 1482: di base quadrata e con torrioni ai quattro angoli, e uno dei pochi edifici fortificati della regione ad essere ancora perfettamente conservati.
8. Scoprire di affreschi di Toscolano
Vale la pena di raggiungere la frazione di Toscolano per ammirare un ciclo di affreschi attribuiti a Pier Matteo d’Amelia. L’opera si trova all’interno della chiesa della Madonna dell’Annunziata, che ingloba come parete di fondo un’antica edicola votiva decorata con il lavoro del pittore rinascimentale umbro. Grazie all’intervento della Soprintendenza alle Belle Arti dell’Umbria, gli affreschi sono ben conservati e si mostrano ancora oggi in tutta la loro bellezza.
9. Visitare la Grotta Bella
Nei pressi della frazione di Santa Restituita si trova un’altra preziosa testimonianza geologica e archeologica: è la Grotta Bella, grande cavità carsica piena di stalattiti e stalagmiti, che si apre a 530 metri di altitudine sulle pendici del monte l’Aiola, e che fu un luogo sacro per gli uomini del passato, che la frequentarono per circa 6.000 anni. Attualmente è chiusa al pubblico (è fruibile solo in determinate occasioni), ma molti dei materiali rinvenuti all’interno sono esposti presso il Centro di Paleontologia Vegetale della Foresta Fossile di Dunarobba.
10. Fare trekking lungo l’Alta via dei Monti Amerini
Il territorio di Avigliano Umbro è ricco di sentieri, perfetti per chi ama fare lunghe camminate nella natura. Uno dei trekking più suggestivi è l’Alta via dei Monti Amerini (sentiero 746) un percorso di circa 7 km con diversi livelli di difficoltà, che porta gli escursionisti a raggiungere prima il monte Croce di Serra, con i suoi 997 metri il più alto dei monti Amerini, e poi il monte Melezzole. Il percorso arriva fino alla Piana dell’Ara, in un susseguirsi di natura rigogliosa e panorami mozzafiato.
(Martina De Angelis)