Ci sono tanti modi per conoscere l’Umbria: attraverso i monumenti, le risorse naturalistiche, la cultura, lo sport e il gusto. Del resto questa è una regione che si presta a essere declinata in una molteplicità di “formule” e ad essere apprezzata con tutti e cinque i sensi: offre alla vista panorami e spettacoli naturalistici mozzafiato; qui si tocca con mano la spiritualità dei santi che vi hanno vissuto; a cominciare con Umbria jazz, c’è musica per tutte le orecchie; le campagne restituiscono i profumi di una cucina tradizionale; colline e boschi offrono i frutti per tutti i gusti. Questo è il periodo dell’anno in cui il palato fa festa: è il momento più ghiotto per l’Umbria non solo per le kermesse dedicate al cioccolato e al tartufo, ma anche per l’oro verde che “sgorga” dai dolci rilievi.
Leggi gli articoli di oggi
- Olio extravergine di oliva DOP Umbria dei Colli Amerini, aromatico e delicato
- DOP Umbria dei Colli Assisi-Spoleto, l’olio dal carattere intenso e deciso
- Olio DOP Umbria Colli Martani, il versatile e fruttato delicato
- FestivOl: Trevi tra olio, arte, musica e papille
- Esplorando il MOO: scienza, usanze e tradizioni nel Museo dell’Olivo e dell’Olio della Fondazione Lungarotti
A ogni collina il suo olio. In Umbria c’è davvero l’imbarazzo della scelta da Assisi a Spoleto fino alla Valnerina, da Amelia a Massa Martana fino ad arrivare al Trasimeno, l’oro verde assume colore, sapore e aroma diversi: aromatico e delicato, intenso e deciso, fruttato e delicato, ce n’è per tutti i gusti. Basta farsi un giro per le iniziative dei frantoi aperti – in programma in Umbria dal 28 ottobre al 26 novembre (qui il programma completo) – per assaporare di tutto un po’ e magari farsi anche un’idea più precisa del tipo di olio che si preferisce. Una cosa li accomuna tutti: il marchio “Dop”, un riconoscimento della loro qualità e una garanzia per il consumatore finale.
Per approfondire saperne di più leggi qui
La varietà di olii presenti in Umbria è anche indice della molteplicità di cultivar del territorio. E così basta farsi un giro per le colline che producono i diversi extravergine per scoprire, per esempio, che nell’Amerino dove l’olio si presenta giallo dorato ed è aromatico e delicato, la pianta più caratteristica del comprensorio è il Raio, che si presenta da sola o insieme alle varietà classiche dell’Umbria come Leccino e Frantoio. Nell’asse Assisi-Spoleto, invece, dove l’olio è intenso con note di spiccato amaro e piccante, il Moraiolo, una pianta esile e tenace, mentre nella zona dei Colli Martani, dove si produce un olio delicatamente fruttato, la cultivar caratteristica è la Dolce di San Felice, dall’omonima abbazia benedettina a Giano dell’Umbria, una varietà autoctona e antichissima che non si trova in nessun’altra parte dell’Umbria e dell’Italia.
Per saperne di più leggi qui
Le degustazioni dell’olio offrono l’occasione per una vera e propria full immersion nei luoghi più caratteristici dell’Umbria: un’occasione per conoscere il territorio, le sue risorse, le sue bellezze culturali. Un territorio da vivere anche attraverso gli sport all’aria aperta con la bicicletta, la corsa o una semplice passeggiata. In questo contesto si inserisce anche FestiOl, la manifestazione che coniuga le degustazioni con trekking ed e-bike tra gli ulivi e con le visite guidate.
Continua a leggere qui
In Umbria c’è un posto in cui l’oro verde è celebrato tutto l’anno. Si tratta del MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio nel borgo medievale di Torgiano. Aperto nel 2000 su iniziativa di Maria Grazia Marchetti Lungarotti e Giorgio Lungarotti, più noto come pioniere dell’enologia italiana, promuove la conservazione e la divulgazione del patrimonio culturale legato all’olivicoltura. Si articola in cinque sezioni: l’olivicoltura, gli usi dell’olio, l’olio e le arti del fuoco con tante, letteratura, usanze e tradizioni.
Per saperne di più leggi qui