Delicatamente fruttato, erbaceo di media intensità con interessanti note di amaro e piccante, il versatile extravergine DOP Umbria della sottozona dei Colli Martani può essere utilizzato in tante pietanze, ma dà il suo meglio come condimento a crudo su legumi, bruschette, carni arrosto e anche insalate verdi per arricchirle di gusto e di personalità.
La cultivar caratteristica è la Dolce di San Felice, dall’omonima abbazia benedettina a Giano dell’Umbria, una varietà autoctona e antichissima che non si trova in nessun’altra parte dell’Umbria e dell’Italia. La cultivar San Felice è presente da sola o congiuntamente con Leccino e Frantoio in misura non inferiore all’80% e si trova unita ad una delle varietà più tipiche dell’Umbria, il Moraiolo in misura non inferiore al 20%, e ad altre varietà fino al limite massimo del 10%.
La zona di produzione interessa i comuni di Acquasparta, solo una parte di Spoleto, Massa Martana, Todi, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Montefalco, Gualdo Cattaneo, Collazzone, Bevagna, Cannara, Bettona, Deruta, Torgiano, Bastia Umbra. Ci troviamo nella parte più centrale dell’Umbria, in una zona famosa anche per i vini, tra antichi insediamenti rurali, aree archeologiche come Carsulae e cittadine ricche di storia e tesori d’arte nascosti. Se vi piace l’idea di organizzare un weekend all’insegna della tradizione dell’olio e della cultura dell’olivo la Strada dell’olio DOP Umbria potrà ispirarvi qualche itinerario molto interessante (https://www.stradaoliodopumbria.it/).
(Monia Rossi)