L’Umbria è terra della pastasciutta? Chissà. Di certo è terra dei buongustai e della buona cucina che si traduce anche in alcuni primi piatti eccezionali. Vuoi per gli abbinamenti, vuoi per i tipi di pasta, ci sono certe pietanze che in Umbria non si scordano. Forte della sua tradizione culinaria e lontana da certi luoghi comuni che vorrebbero altre regioni primeggiare con la pastasciutta, l’Umbria non si lascia “intimidire” e serve sul piatto degli eventi “I Primi d’Italia”, una kermesse di Foligno che è diventata un appuntamento fisso “appetitoso” e per tutti i gusti: sia gli amanti del turismo enogastronomico sia per tutti colori a cui piace semplicemente mangiare bene. Se sei da queste parti tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, non puoi mancare di fare un salto al festival nazionale dei primi piatti.
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- “I Primi d’Italia”: svelati i programmi e gli ospiti
- Strangozzi, umbricelli, ciriole o strozzapreti: comunque li si chiami, solo loro i “re” dei primi piatti in Umbria
- Pasta alla norcina
- 10 cose da fare e vedere a Foligno
Per la maratona più gustosa d’Italia, Foligno si veste a festa. Una festa che durerà quattro giorni, dal 28 settembre al 1° ottobre, e animerà il centro storico. I protagonisti saranno la pasta, il riso, le zuppe, gli gnocchi e polenta oltre a ai prodotti agroalimentari necessari per realizzare primi sfiziosi. Tanti gli appuntamenti in calendario da far girare la testa: degustazioni, lezioni di cucina, dimostrazioni di grandi chef, produzioni alimentari di qualità, spettacolo e di intrattenimento, ma soprattutto tanti primi piatti serviti con orario no-stop nelle taverne barocche trasformate per l’occasione in Villaggi del Gusto
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Acqua, farina e sale. Sono questi i pochi semplici ingredienti di uno dei piatti caratteristici dell’Umbria. Un primo piatto che, a seconda delle zone della regione, prende il nome ora di strangozzi, ora umbricelli, oppure quello di ciriole o strozzapreti. Comunque lo si chiami il risultato non cambia: si tratta di un primo piatto che non si dimentica: una pasta lunga a sezione rettangolare molto simile alle tagliatelle ma più spessa e senza uovo. Inoltre lega bene con qualsiasi condimento venga servito: dal sugo al tartufo, dagli asparagi ai funghi. Principe nei menù proposti dalle taverne in occasione delle rievocazioni storiche sparse per l’Umbria, a questo piatto vengono dedicate anche delle sagre.
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“I primi d’Italia” sono un’occasione per assaggiare gli strangozzi e scoprire anche altri i sapori distintivi dell’Umbria quali per esempio funghi, tartufi e salumi. C’è una pasta che, forse, più di altre rappresenta la sintesi dei prodotti del territorio. Si tratta della pasta alla norcina che già nel nome identifica e circoscrive l’area in cui è nata, quella di Norcia per l’appunto, e di Norcia interpreta i sapori. Pasta ricca e dal sapore deciso, è caratterizzata per la cremosità e per l’abbinamento tra salsiccia, panna e tartufo che la rendono unica.
Se vuoi cimentarti anche tu, magari dopo averla assaggiata, a preparare la pasta alla norcina, ti lascio qui la ricetta.
Che sia la pasta o che sia il vino, che sia tartufo o l’olio c’è sempre una buona occasione per venire a conoscere i sapori dell’Umbria e lasciarsi affascinare dalle sue bellezze. “I primi d’Italia” danno la spinta a scoprire il centro storico di Foligno dove non può mancare la visita allo storico Palazzo Trinci, maestoso edificio tardo gotico. Poco di stante si trova il duomo di San Feliciano che si caratterizza, tra l’altro, per il baldacchino dell’altare, riproduzione di quello berniniano presente nella Basilica di San Pietro a Roma. In città si possono visitare anche il museo cittadino e quello della stampa. A completare “l’offerta”, c’è l’immancabile la gita a Rasiglia, frazione di Foligno, conosciuta come la Venezia Umbria per singolare intreccio di ruscelli e rivoli che la contraddistinguono.
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