Il momento dell’anno più atteso per San Gemini è arrivato. In questi giorni il borgo è in fibrillazione per la Giostra dell’Arme, la rievocazione storica in onore del patrono Santo Gemine che riporta il paese al tempo del Medioevo. Quindici giorni di festeggiamenti che culmineranno il 13 ottobre con la sfida al Campo de’ li giochi
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Il 9 ottobre ricorre Santo Gemine, il patrono del borgo. Un antico documento del 1374 narra i festeggiamenti della città di San Gemini in onore del suo onore. E’ ispirandosi a quel cerimoniale pubblico la città torna a festeggiarlo ogni anno dall’ultimo sabato di settembre alla seconda domenica di ottobre. Quest’anno la Giostra dell’Arme è arrivata alla 51esima edizione e si svolge dal 28 settembre al 13 ottobre.
In questi giorni il paese si veste dei colori dei due rioni, Rocca e Piazza, rispettivamente rosso e blu e bianco e verde. In calendario eventi, mostre e rievocazioni tra cui la cosiddetta “pesatura dei ceri per l’offerta al Santo”, una cerimonia che si svolgeva già nel 1401. Ogni edizione si ispira a un tema. Il filo conduttore di quest’anno è la salute, la cosmesi e il benessere, con un approfondimento su come il corpo, se curato e rispettato, possa influire positivamente anche sull’anima. Verranno svelati i segreti e le pratiche del passato che oggi sono tornati attuali.
A rendere speciale questa 51esima edizione c’è una ricorrenza importante: i cinquant’anni degli Sbandieratori di San Gemini, emblema della festa e simbolo della tradizione conosciuti in tutto il mondo. Mezzo secolo di vita che sarà onorato con esibizioni straordinarie, cariche di emozione e maestria.
Il clou della festa arriverà, però, l’ultimo giorno, il 13 ottobre, con la giostra vera e propria anticipata dal corteo storico con 400 figuranti e dagli Sbandieratori che si esibiranno nello spettacolo “Signa Inferre”. A sfidarsi sono i rioni Rocca e Piazza con tre cavalieri ciascuno, tanti quanti sono i giri di campo previsti per infilare un anello largo 4 centimetri. L’anello infilato non dovrà essere perso durante la corsa. Il rione che vince si aggiudica un drappo con al centro uno scudo d’argento inciso con lo stemma del Comune di San Gemini.
Particolarmente apprezzate le taverne, aperte nei giorni della festa, che propongono i piatti della tradizione locale. Per conoscere il programma completo clicca qui
La Giostra dell’Arme è anche l’occasione per conoscere il borgo di San Gemini. Questo scrigno di bellezza nel cuore dell’Umbria che conquistò anche lo scultore Antonio Canova che ne fece la sua residenza estiva. Il maestoso palazzo che si affaccia sulla piazza porta il suo nome. Per saperne di più sulla storia, le bellezze e i monumenti del borgo leggi la guida di Typimedia editore, Umbria Explora. Acquista qui.