Nata a Roccaporena nel 1381, figlia unica, Margherita Lotti coltiva fin da giovane il sogno di consacrarsi a Dio, ma viene destinata al matrimonio con un uomo violento. La pazienza e l’amore di Rita lo cambiano, ma alla fine la sua vita viene spezzata nella violenza. Morti anche i due figli di malattia, Rita, che convince la famiglia del marito a non vendicarsi, decide di seguire il desiderio giovanile entrando nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia.
Tradizionalmente la figura della santa è collegata al dono di una rosa. Un simbolo che ormai è legato alla ricorrenza che si celebra il 22 maggio e che si spiega con un episodio della sua vita. Quando ormai prossima alla morte era costretta a letto e si nutriva pochissimo, riceve la visita di una parente alla quale chiede di portarle una rosa dall’orto. La donna risponde che in pieno inverno sarebbe stato impossibile trovarne una, ma Rita insiste. Così, rientrata a casa, la parente trova una bella rosa in mezzo alla neve.
E’ con grande stupore che la coglie per portarla a Rita che a sua volta la dona alle consorelle.
Ancora oggi, nei pressi della cella della santa, nel monastero, è possibile vedere il roseto piantato in suo onore lo scorso secolo.
Ma c’è anche un altro aneddoto legato a santa Rita e le rose: la storia del miracolo della spina. Secondo la tradizione devozionale, la sera del Venerdì Santo del 1432, Rita torna in Convento profondamente turbata, dopo aver sentito un predicatore rievocare con ardore le sofferenze della morte di Gesù e rimane a pregare davanti al crocefisso in contemplazione. E’ così che Rita chiede a Gesù di condividere almeno in parte la sue sofferenza. Avviene quindi il prodigio: santa Rita viene trafitta da una delle spine della corona di Gesù, che la colpisce alla fronte. Uno spasimo senza fine. santa Rita porterà in fronte la piaga per 15 anni come sigillo di amore.
Da qui santa Rita è diventata la santa della “spina” e la santa della “rosa”.
Si racconta che prima di chiudere gli occhi per sempre, dopo una lunga sofferenza, la santa ebbe la visione di Gesù e della Vergine Maria che la invitavano in Paradiso. Una sua consorella vide la sua anima salire al cielo accompagnata dagli angeli e contemporaneamente le campane della chiesa si misero a suonare da sole, mentre un profumo soavissimo si spanse per tutto il monastero e dalla sua camera si vide risplendere una luce luminosa come fosse entrato il sole. Era il 22 Maggio del 1447.
Federica Mosca