Una gita in Umbria fuori dalle solite rotte? Non potete perdere Narni sotterranea. Basterà recarvi sotto al complesso conventuale di S. Domenico, nel centro storico, dove le esplorazioni di un gruppo di appassionati speleologi hanno portato a grandi scoperte che negli anni hanno trasformato un posto dimenticato in uno dei luoghi simbolo dell’Umbria sotterranea.
Tra vecchie murature e un’antica cisterna, sono apparsi gli splendidi affreschi di una cappella medievale oggi dedicata all’Arcangelo Michele.
Poco più avanti si trovano dei cunicoli e una grande sala che confina con una cella. I graffiti sulle pareti hanno fatto intuire che si trattava di una segreta utilizzata dal tribunale dell’Inquisizione.
Dopo i sotterranei di San Domenico è possibile vivere un’altra esperienza suggestiva, molto rilevante dal punto di vista speleologico: la visita all’acquedotto della Formina.
L’antica Narnia romana, fu una città fiorente e, come tutte le colonie dell’epoca, era servita da un acquedotto. Oggi ne rimangono percorribili lunghi tratti, dalle dimensioni di 45/50 centimetri di larghezza e 170/250 centimetri d’altezza.
Ultima tappa di questo viaggio alla scoperta della Narni sotterranea è la “Cisterna del Lacus”.
Dopo la decadenza dell’impero romano, molte grandi opere dell’ingegneria antica smisero di funzionare.
Così anche l’acquedotto della Formina e fu necessario trovare altri metodi. Le cisterne per l’acqua piovana furono una delle soluzioni più comode e, pochi metri al di sotto dell’attuale piazza Garibaldi, sopravvive la più imponente.
Talmente ampio da meritare il nome di lacus, il serbatoio medievale conserva le sue volte arcuate e il pavimento di “opus spicatum” ed è facilmente visitabile. Al suo interno è stato allestito anche un percorso avventura ludico-didattico indoor unico al mondo, chiamato: NarniAdventures.