Vallo di Nera è un borgo situato su un colle in apertura della Valnerina. I ritrovamenti archeologici lo dicono abitato fin dall’VIII sec.a.C. da genti Umbre e romanizzato nel IV sec. a.C.
Duplice l’interpretazione del nome latino sia come fortificazione, in richiamo del ben più famoso Vallo di Adriano ai confini della Bretagna, che come Valle sul fiume Nera. Nel XII sec. divenne feudo del duca di Spoleto che sul colle di Flezano fece erigere la fortificazione della Rocca de Valle. Nel giro di due decenni (1198) il feudo passò alla Chiesa, regnante papa Innocenzo III. Nel 1217 gli abitanti del Vallo furono autorizzati ufficialmente ad erigere un Castrum, un castello sul colle e il luogo divenne Castrum Valli, luogo di controllo dei traffici, dei passaggi nella Valnerina.
Nel 1523 il governatore pontificio di Spoleto, Alfonso di Cardona, fu ucciso da Petrone del Vallo che insieme a Picozzo Brancaleone guidarono la rivolta contro Spoleto. Petrone fu catturato, torturato e ucciso mentre Brancaleone pare che fosse riuscito a fuggire.
Tutto il paese ha una configurazione difensiva con torri e mura. Numerose le chiese tra cui quella di santa Maria con l’affresco della celebra processione dei Bianchi, la chiesa di San Giovanni e quella dell’immagine delle forche. La pro loco ha messo a disposizione dei visitatori una guida che oltre ad illustrare i monumenti del borgo, presenta anche testimonianze della cultura orale delle antiche popolazioni, raccolte nella Casa dei racconti. Nei palazzi e nelle strade sono presenti gli stemmi dei duchi Cesi di Acquasparta, patroni della comunità, presso la Curia romana. Nel secolo passato il borgo aveva una linea ferroviaria che la collegava a con Spoleto e Norcia. Di essa sono rimaste le tracce dei binari convertite in pista ciclabile. È stato creato un Museo della canapa, con macchine per lavorarla e la presentazione dei vari usi che oggi se ne possono fare. Sul fiume Nera è stata creata un’attività sportiva di rafting e una di trekking nei sentieri campestri o di montagna alla ricerca anche di erbe medicinali ed edibili.
(Federica Mosca)