In Umbria, uno dei piatti invernali per eccellenza è la cacciagione che viene servita quasi sempre con un contorno di purè di patate o con la polenta. Questo secondo piatte a base di cinghiale è una delle mille interpretazioni che ogni ristorante e ogni famiglia personalizza secondo le proprie tradizioni.
- Mettete in infusione la carne (tagliata a bocconcini) in metà vino per
24 ore con una cipolla, metà alloro e del pepe in grani. - Eliminate la marinata e asciugate la carne.
- In una casseruola versate l’olio e una cipolla a fette, il sedano,
la carota a dadini e la pancetta a listarelle finissime. - Soffriggete fino a doratura della cipolla.
- Unite la carne e dorate a fuoco vivo, aggiungere il resto del vino,
l’alloro rimasto, il ginepro, un mestolo di brodo vegetale e il
concentrato di pomodoro. - Coprite e cuocete a fuoco lento per 2 ore.
- In alternative il pezzo di carne potete cuocerlo intero, come uno
stufato, ma mettete in conto di allungare quasi del doppio i tempi di
cottura
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