Il sedano nero di Trevi è un prodotto italiano, tipico dell’Umbria. Si tratta di una varietà particolare di sedano, coltivato esclusivamente nella zona di Trevi, in provincia di Perugia, in un’area collinare ricca di acqua e con un clima ideale per la coltivazione di questo ortaggio.
Le peculiarità del sedano nero sono la sua maggiore lunghezza, che può arrivare anche un metro, le coste di colore verde scuro, l’assenza completa di filamenti e il profumo intenso. Se lasciato crescere senza lavorazioni speciali è scuro e solo se viene interrato assume una colorazione più chiara, con coste bianche, prive di fili e un cuore tenero e polposo. Non aspettatevi un sedano scuro quindi, perché, nonostante il nome, questa ormai rara varietà di sedano si contraddistingue proprio per il suo colore chiaro e delicato.
Prodotto apprezzatissimo nei secoli passati, il sedano nero di Trevi oggi è un Presidio Slow Food, sottoposto a un’attenta opera di tutela per arginare il rischio della sua definitiva scomparsa. La sua coltura, infatti, è entrata in crisi dopo la seconda guerra mondiale con l’arrivo del sedano americano. Al momento non è molto conosciuto fuori regione, è prodotto e commercializzato quasi esclusivamente a livello locale ed in quantità limitata e artigianale, con un’attenzione particolare alla qualità.
Le operazioni effettuate per ottenere il “nero di Trevi” sono rigorose e invariate da secoli: si semina ad aprile con la luna calante e la raccolta avviene dal mese di ottobre fino a novembre. In questo periodo sarà facile trovarlo anche nei menù di molti ristoranti locali sia crudo che cotto: oltre ad essere utilizzato in insalate, zuppe e minestre, il “nero di Trevi” è ottimo nel classico pinzimonio e nella parmigiana. Tra le specialità, inoltre, i sedani neri di Trevi ripieni con salsiccia e il tocco finale di un buon olio extravergine di oliva, il prodotto principe del territorio trevano. Un’occasione per acquistare il vero sedano nero di Trevi è il mercato dei produttori che si tiene ogni anno a Trevi la terza domenica di ottobre, durante la festa del sedano nero.
Foto: Fondazione Slow Food https://www.fondazioneslowfood.com/it/
(Monia Rossi)