Alle porte di Perugia, nei pressi del cimitero monumentale di Monteluce, sorge tra gli alberi una delle più importanti testimonianze dell’Ordine dei Templari in Italia. È la chiesa di San Bevignate, maestoso complesso eretto a partire dal 1237. Come tutto ciò che appartiene all’ordine religioso-cavalleresco si presenta sobria, possente, e ricca di mistero: è stata dedicata, infatti, a un santo mai canonizzato ufficialmente e di cui non esiste nessuna documentazione certa. E i misteri non sono finiti: nei livelli sotterranei, la chiesa nasconde una vera rarità archeologica.
I Templari, un santo misterioso, una chiesa in suo onore
La storia della chiesa di San Bevignate nasce intorno alla metà del XIII secolo – il periodo di costruzione si attesta tra il 1256 e il 1262 – e alla sua edificazione contribuirono diversi fattori: la nascita di un nuovo movimento, i flagellanti di Fra Raniero Fasani, e una nuova classe politica, che raggiunto il potere volle rafforzare la sua influenza con un proprio tempio e un proprio santo.
La realizzazione del progetto si deve a Bonvicino, frate cavaliere molto influente nell’epoca di Gregorio IX, Innocenzo IV e Alessandro IV, mentre la scelta del santo è tutt’oggi avvolta nel mistero: la chiesa viene dedicata a Bevignate, eremita locale di Perugia la cui esistenza tutt’oggi non è certa, canonizzato laicamente dal popolo e oggetto di culto proprio da parte di Fra Raniero Fasani. Una scelta singolare, ma che non sorprende se si pensa alla tendenza dei Templari di promuovere culti particolari.
Il risultato è un edificio monumentale, dalla classica struttura templare a piatta rettangolare e dallo stile semplice proprio dell’Ordine. Le mura esterne della chiesa sono lisce e prive di decorazioni tranne che sul portale d’ingresso, intagliato con le figure simboliche di fiordalisi e rose della vita. L’interno presenta lo stesso stile spoglio, con un’unica navata e un’abside rialzato in fondo. Il pregio artistico della chiesa è espresso dai molti affreschi che ne decorano le pareti: sono una preziosa testimonianza di arte templare, ricchi di simboli, di episodi legati alla vita dei cavalieri, di rappresentazioni della Processione dei flagellanti e della figura leggendaria di Bevignate.
La scoperta delle origini romane di San Bevignate
Gli anni 2000 hanno rivelato un nuovo dettaglio sorprendente della chiesa di San Bevignate. Durante i massicci lavori di restauro è emersa al di sotto del complesso una pavimentazione in mosaico di periodo romano. La Soprintendenza Archeologica ha proceduto con gli scavi, e ha trovato un intero complesso di vasche, e una sorta di impianti fognari: gli esperti hanno datato i reperti tra il III e il II secolo a.C. e hanno ipotizzato che si trattasse di un rarissimo impianto artigianale per il trattamento dei tessuti, su cui poi venne edificata la chiesa.
Com’è oggi
Dopo essere rimasta chiusa a lungo per lavori di restauro avviati in seguito al terremoto del 1997, la chiesa di Bevagna è stata riaperta al pubblico nel 2009 e oggi è interamente visitabile. È stato ricavato anche un percorso sotterraneo per permettere ai visitatori di ammirare i resti romani, e inoltre il complesso è spesso sede di iniziative ed eventi culturali di rilievo. Per informazioni: www.turismo.comune.perugia.it.
(Martina De Angelis)