Colore rosso intenso con copertura leggera di grasso bianco, profumo persistente leggermente speziato; gusto dolce e sapido (non salato) e una consistenza morbida e succosa con sensazione di “scioglievolezza” in bocca. Se poi si aggiunge l’origine umbra, diventa praticamente impossibile confonderlo: è il prosciutto di Norcia, un prodotto alimentare tipico dell’Umbria, che vanta una lunga tradizione risalente almeno al XIV secolo.
È un prosciutto crudo stagionato, ottenuto dalle cosce di suini allevati e lavorati nella patria delle Norcinerie, la Valnerina, un territorio da sempre vocato alla lavorazione della carne suina anche per l’ottima qualità dell’aria e il clima. Per il crudo di Norcia si utilizzano solamente suini pesanti così da ottenere, in base al taglio, la caratteristica forma allungata a pera, un peso non inferiore a 8,5 Kg e la giusta proporzione tra magro e grasso. La lavorazione prevede un processo di salatura con riposi e massaggi e poi una stagionatura non inferiore a 12 mesi in ambiente naturale. La qualità della materia prima e quest’attenta lavorazione secondo la tradizione gli conferiscono le tipiche caratteristiche organolettiche per le quali questo prodotto è particolarmente apprezzato.
Il prosciutto di Norcia è completamente naturale, senza additivi né conservanti e altamente digeribile, è un alimento ideale per tutti, dai bambini agli anziani fino agli sportivi per le proteine buone di cui è ricca la parte magra.
Grazie alla sua qualità e alla lunga tradizione legata al territorio di Norcia, nel 1998 il prosciutto di Norcia è stato riconosciuto IGP (Indicazione Geografica Protetta). Questa certificazione garantisce che il prodotto sia ottenuto e lavorato secondo le modalità previste dal disciplinare, nella zona di produzione tradizionale e cioè nei comuni umbri di Norcia, Preci, Cascia, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo nei territori posti ad altitudine superiore ai 500 metri sul livello del mare.
Foto: www.prosciuttodinorcia.com
(Monia Rossi)