Jacopone nasce a Todi nel 1230. Dottore in legge e notaio, nel 1268, in seguito alla morte della moglie, causata dal crollo di un pavimento di legno, scopre che essa sotto le vesti portava il cilicio, strumento di penitenza che graffiava le carni. Questo evento matura in lui una forte vocazione religiosa che lo induce ad abbandonare la vita pratica con la ricerca dei beni materiali a favore di quella spirituale, facendosi frate francescano minoritano.
Con l’elezione di Papa Bonifacio VIII, ostile a questo movimento francescano, aderisce al manifesto di Lunghezza (1292), che dichiarava illegittima l’elezione del papa. Quest’ultimo risponde con la scomunica e manda in carcere Jacopone per ben cinque anni. Potrà uscire solo con l’elezione del nuovo papa.
Jacopone da Todi è ricordato come autore di vari testi della poesia laudatoria in volgare.
Le sue opere più famose sono Stabat Mater e Donna de Paradiso nelle quali è riproposto il dramma della crocefissione.
Muore nel convento di Collazzone nel 1306.
La sua salma si trova nella chiesa francescana di San Fortunato a Todi.
Per quello che riguarda Todi, la città natale di Jacopone, (in alto, nella foto di Pivari.com da Wikipedia, il monumento che si trova a Todi) ricordiamo che si tratta di un antico insediamento umbro poi soggiogato dagli etruschi e infine dai romani.
Più tardi, dopo la caduta dell’impero, subì le invasioni barbariche prima dei goti e poi dei longobardi. Fu un importante centro politico e militare e nel 1200 sottomise le città di Terni e di Amelia, ed ebbe supremazia anche su Orvieto.
Nel periodo che va dal XV al XVII secolo, la città si arricchì di gioielli architettonici, tra i quali la Chiesa della Consolazione del Bramante, situata all’ingresso della città, fuori le mura.
La piazza principale di Todi è chiusa all’interno da palazzi pubblici, il palazzo dei Priori e quello del Capitano del Popolo. In alto primeggia il Duomo, simbolo del potere ecclesiastico. Poco al di fuori, la chiesa di San Fortunato, in stile gotico.
Recentemente, tra le lunghe file di gradini che portano alla chiesa è stata scoperta una botola che da’ accesso alla Todi sotterranea.
Da ricordare anche il teatro comunale, costruito dopo l’Unità d’Italia, nel 1868.
Federica Mosca