Nel 742 Terni, allora Interamna, fu il luogo dove avvenne l’incontro tra Papa Zaccaria e il re dei Longobardi, Liutprando. L’avvenimento, da cui ebbe origine in maniera definitiva il potere temporale della Chiesa, è riportato nel Liber Pontificalis, valida fonte storica del Medioevo.
Tutto nasce dall’insolito insediamento di Papa Zaccaria, senza attendere l’autorizzazione di Bisanzio, e dalle aspirazioni di Liutprando che voleva ampliare il suo regno in Italia.
Roma, territorio bizantino, è tra due fuochi. Ha bisogno di un’autonomia territoriale per poter diffondere il suo messaggio religioso. Da qui il viaggio di Zaccaria, che nel giro di tre brevi giornate, riesce a stipulare un trattato vantaggioso con il sovrano. L’attestato storico è redatto con grande accuratezza da Anastasius bibliotecario e narra come si svolsero e dove si svolsero.
In primis il viaggio del Papa: la sosta a Narni con la rispettosa accoglienza dei dignitari longobardi che lo scortano fino alla basilica di San Valentino. Qui avviene l’incontro con il re che lo accompagna fino a Terni.
Il giorno seguente, il colloquio nell’oratorio del Salvatore, situato nella chiesa di san Pietro e la stipula del Patto di Terni in tre atti. Il primo di essi ratifica la restituzione di Amelia, Orte, Bomarzo e Blera non all’imperatore bizantino ma alla Chiesa di Roma.
Il secondo, la cessione del patrimonio della Sabina con le competenze su Narni, Osimo e Numana e il territorio di Sutri con la valle Magna. Il terzo, una tregua trentennale e la restituzione dei prigionieri. La conclusione fu data da un ricco pranzo offerto dal Papa a Liutprando che commentò di non aver mai mangiato tanto bene. Di sicuro non potè mancare lo storico arrosto misto!
(Federica Mosca)
Foto da Wikipedia, Classical Numismatic Group