La Fagiolina del Trasimeno è un piccolo fagiolo tipico del Lago Trasimeno in Umbria di forma ovale e colori variegati che vanno dal crema passando da varie tonalità di marrone fino al salmone. Piccola ma anche più nutriente degli altri fagioli – per l’alto contenuto di fibre, proteine, zinco, selenio e vitamina B -, in bocca è tenera e burrosa, con un gusto saporito e al tempo stesso delicato che si lascia sicuramente ricordare.
La fagiolina è un legume molto antico coltivato da secoli sui terreni intorno al lago Trasimeno e diffuso fino alla metà del Novecento. Poi in un paio di decenni è andata scomparendo, per lo spopolamento delle campagne e per la sua coltivazione lunga, faticosa e ancora tutta manuale, ed oggi è un Presidio Slow Food, cioè un prodotto alimentare tradizionale da salvare e valorizzare per il suo alto valore culturale, ambientale e gastronomico.
A renderla un prodotto di nicchia sempre più ricercato Attualmente viene coltivata in modo naturale, senza l’utilizzo di pesticidi, da poche aziende agricole per una produzione complessiva di otto nove quintali all’anno.. Ma il Presidio sta lavorando per farla conoscere e per farla uscire dal mercato per incentivare un incremento produttivo
Le ricette a base di fagiolina sono semplici, gustose e relativamente rapide: fresca si passa in tegame con pomodoro e aglio mentre quella essiccata va lessata e condita con un po’ di olio extravergine di oliva locale, ideale quello proveniente dalle colline che circondano il lago Trasimeno. Grazie alla buccia tenera, non necessita di ammollo e la cottura non supera i 45 minuti. Provatela nella zuppa, accompagnata con crostoni di pane abbrustolito condito con olio extravergine di oliva locale un rametto di rosmarino. Ma è ottima insieme a pesci di lago e in accompagnamento a filetto come scorfano e gallinella in una zuppa, o servita su crostini di pane insieme a filetti di peperoni cotti al forno.
(Monia Rossi)