Dolce, tenera e altamente digeribile. La cipolla prodotta a Cannara – un comune della provincia di Perugia tra Spello, Torgiano e Foligno – è così irresistibile che la città gli ha dedicato anche una festa annuale, nelle prime due settimane di settembre, con un menù interamente dedicato alla regina degli ortaggi, dall’antipasto al dessert: provatela fritta, nella pizza, nelle insalate, nelle zuppe e nei primi piatti. E non dimenticate di lasciare spazio al delizioso bombolone ripieno di crema di cipolla. Vorrete fare il bis!
Sono tre le varietà di cipolle coltivate a Cannara, tutte con caratteristiche specifiche ma unite da tre qualità favorite dal territorio e dal microclima cannarese: dolcezza, morbidezza e digeribilità. In particolare la cipolla rossa è molto apprezzata anche cruda in insalate o crostoni oppure si può impiegare per marmellate e composte; la cipolla dorata è ideale per sughi, pizza e zuppe; mentre la cipolla borrettana, quella piatta, è perfetta per le ricette al forno.
Oltre che gustosa, la cipolla di Cannara è anche ricca di proprietà salutari, come tutte le cipolle d’altra parte. È ricca di vitamina C e contiene acido folico, calcio, oligoelementi (potassio, fosforo, ferro, magnesio, fluoro, calcio), vitamine, glucochinina, che contribuisce a ridurre i livelli di zuccheri nel sangue, e flavonoidi con un’azione diuretica e di controllo su colesterolo e trigliceridi.
La cipolla di Cannara è stata Presidio Slow Food fino al 2007 e Arca del gusto fino al 2008 ed oggi è riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale (P.A.T.). Valorizzarne la produzione e assistere i coltivatori in tutte le fasi della produzione è il compito principale del Consorzio Cipolla di Cannara, istituito nel 2003 e certificato Global.GAP dal 2015.
Foto: http://www.cipolladicannara.it
(Monia Rossi)