Nel cuore di Perugia, incastonato tra le mura secolari della chiesa sconsacrata di San Francesco delle Donne, si nasconde il Museo Atelier Giuditta Brozzetti un prezioso scrigno di storia, incorniciato da volte imponenti e ampi finestroni, dove si respira un rispetto quasi sacro per il passato e l’arte dell’antica tessitura a mano.
Le radici di questo atelier affondano in quattro generazioni di donne che, di madre in figlia, hanno tramandato la passione per l’arte della tessitura. Oggi, il laboratorio Giuditta Brozzetti rappresenta uno degli ultimi atelier di tessitura a mano su telai a jacquard in Italia. Questa tecnica risalente all’Ottocento consente di realizzare tessuti con temi ornamentali ispirati alle preziose stoffe etrusche e alle rinomate Tovaglie perugine, simbolo della tradizione tessile medievale di Perugia. In particolare, hanno un ruolo di rilievo nella produzione dell’atelier le Tovaglie perugine, utilizzate in epoca medievale come tovaglie d’altare in tutto il centro Italia, e tessuti con motivi stilizzati e geometrici che richiamano le radici contadine dell’arte tessile umbra.
Il laboratorio ha sempre puntato sulla ricerca e sul recupero delle antiche lavorazioni. Una testimonianza di questo impegno si trova in un telaio originale del XVII secolo, sapientemente restaurato. Grazie a questa rara reliquia, è stata riscoperta una tecnica di tessitura che sembrava ormai perduta nel tempo. Uno dei capolavori esposti è il tessuto “Fiamma”, una sorta di “Missoni ante litteram”, creato proprio a Perugia nel lontano XVII secolo.
A guidare questo affascinante laboratorio è stata una figura eccezionale dell’imprenditoria femminile umbra: Giuditta Brozzetti. Donna attiva e curiosa, la fondatrice del laboratorio ha ereditato la tradizione di produrre tessuti per la casa sin dai primi del Novecento. La sua lungimiranza la portò a recuperare disegni e motivi tradizionali umbri, fondando nel 1921 il laboratorio-scuola artigianale, dove si producevano tessuti artistici di alta qualità per l’arredo domestico. Giuditta non si limitò al recupero dei disegni locali, ma attinse anche all’arte dei grandi maestri dell’Umbria, come il Pinturicchio e il Perugino, riproducendo fedelmente i tessuti dipinti nei loro celebri quadri.
Il Museo Atelier Giuditta Brozzetti si pone il duplice obiettivo di preservare una preziosa tradizione artigianale che ha segnato momenti fiorenti nell’economia umbra, e di collegare il presente al passato, al medioevo. La conoscenza e le tecniche tramandate da generazioni di tessitrici, a partire dalla visionaria fondatrice Giuditta, sono passate poi alla figlia Eleonora, alla nipote Clara e infine alla pronipote Marta Cucchia, che oggi continua con passione e dedizione l’eredità familiare.
Visitare il Museo Atelier Giuditta Brozzetti è come fare un viaggio nel tempo, tra antichi fili e trame tessili, piccoli capolavori di artigianato artistico. È un luogo incantevole capace di lasciare ai visitatori un piacevole senso di meraviglia e di gratitudine per il passato che vive ancora oggi.
Monia Rossi
Foto: da UNicaumbria CCIAA Umbria