La torta di Pasqua, conosciuta anche come pizza di Pasqua, è uno dei piatti tipici dell’Umbria e in generale di tutto il centro Italia. Infatti, pare che la sua origine, medievale, sia legata alle monache del monastero di Santa Maria Maddalena di Serra de’ Conti nelle Marche.
Originariamente veniva consumata solo durante le festività pasquale, al termine cioè del digiuno della Quaresima, e ancora oggi per tradizione si mangia durante la colazione la mattina di Pasqua accompagnata da uova sode benedette, capocollo e vino rosso (magari un Sagrantino o un Rosso di Montefalco), come antipasto durante il pranzo pasquale e anche nel picnic della Pasquetta. Ma ormai questa tradizionale golosa torta salata al formaggio si mangia tutto l’anno!
Dalla tipica forma a panettone, la pizza di Pasqua nella tradizionale versione al formaggio è fatta con farina di grano, uova, formaggio pecorino e parmigiano grattugiato, lievito, sale e olio extravergine di oliva (una volta si usava lo strutto). Prima di cuocerlo in forno (circa un’ora), l’impasto deve essere lavorato energicamente e a lungo per una corretta lievitazione. E questo è certamente uno dei principali motivi per cui si prepara in casa sempre più raramente.
La torta di Pasqua può essere acquistata nelle panetterie, la si trova nei bar e tra i prodotti da forno dei supermercati e può accompagnare salumi tipici umbri per un aperitivo o essere protagonista di un antipasto oppure dei classici buffet di feste di compleanno e altre ricorrenze, farcita con maionese e carciofini e tonno, o prosciutto cotto, o salame…
Esiste anche una variante dolce della torta di Pasqua: la forma è la stessa, può essere con o senza canditi e la parte in alto è ricoperta da uno strato di glassa di meringa e perline di zucchero colorate.
(Monia Rossi)