Tra i campi di grano e gli alberi che puntellano la campagna di Villa San Faustino, piccola frazione di Massa Martana, si trova custodita una vera rarità: la Catacomba di Villa San Faustino, unico esempio di catacomba cristiana in Umbria. Si tratta di una testimonianza preziosa, che dimostra come la diffusione del cristianesimo fosse arrivata nel territorio già dal IV secolo d.C. attraverso la via Flaminia, che fu arteria principale di collegamento e di scambio culturale.
La storia dell’unica catacomba cristiana dell’Umbria
La Catacomba di Villa San Faustino si trova a breve distanza dal tracciato dell’antica via Flaminia e dal Ponte Fonnaia, e secondo gli storici venne costruita dalla comunità cristiana dei vicus, un gruppo che si sviluppò presto e che fu molto numeroso: secondo la leggenda agiografica di San Brizio sorse intorno al I-II secolo a.C., mentre studiando le circa 300 sepolture scoperte la catacomba è stata datata intorno al IV e al V secolo d.C.
È composta da un corridoio rettilineo che penetra per circa 22 metri all’interno della collina, a una profondità di 7 metri, e dal percorso principale si snodano altre quattro gallerie semicircolari, larghe un metro e mezzo e coperte da una volta schiacciata. Ognuna delle pareti della catacomba presenta file sovrapposte di loculi di varie misure, e altre se ne trovano anche sul pavimento. Tutte le sepolture sono prive di iscrizioni, dettaglio che fa supporre l’appartenenza del sito a un ceto non alfabetizzato, mentre le tracce di un edificio all’esterno della catacomba, rinvenuto di recente, reca tracce di soluzioni maggiormente sofisticate, sicuramente destinati a una classe superiore.
In realtà il complesso è un coemeterium, che deriva dal greco e vuol dire dormitorio, ma come tutte le costruzioni simili viene classificato come catacomba. Alla fine del Seicento il sito era conosciuto come Grotte di Traiano, ma in seguito prese il nome di San Faustino, per via delle ossa del santo ritrovate nel 1948 nell’abbazia omonima poco distante dalla Catacomba.
Com’è oggi
La Catacomba di Villa San Faustino venne scoperta solo nel 1900, mentre negli anni Quaranta furono effettuate campagne di scavo che liberarono le gallerie, usate temporaneamente come rifugio antiaereo durante la guerra. L’ipogeo venne definitivamente reso agibile per il pubblico tra il 1996 e il 1997, e oggi è visitabile su richiesta. Il complesso ospita anche una piccola mostra, in cui sono esposti i reperti trovati all’interno della catacomba. Per informazioni: www.massamartanaturismo.it
(Martina De Angelis)