L’estremità occidentale di Assisi è dominata dalla poderosa costruzione della Basilica di San Francesco, costruita su due livelli a ridosso dello strapiombo. A vederla così, da lontano, sembra quasi più una roccaforte che una chiesa, e proprio con questa idea è stata pensata: per essere la roccaforte materiale e spirituale del francescanesimo, oltre che per ospitare le spoglie mortali del Santo figlio di Assisi.
Inserita tra i Patrimoni dell’Umanità Unesco dal 2000, la Basilica di San Francesco ad Assisi non è solo un luogo fortemente spirituale, ma anche un esempio magistrale di gotico italiano, e un luogo custode di alcune opere che rappresentano il meglio della pittura italiana, che si rinnovò tra il Duecento e il Trecento proprio tra le mura della Basilica.
La storia della Basilica: nascita e fondazione
Il 3 ottobre del 1226 si spegneva San Francesco d’Assisi presso la Porziuncola. Ma il grande Santo aveva indicato ai suoi fedeli seguaci dove avrebbe voluto che riposassero le sue spoglie mortali. Così Frate Elia, il successore al comando dell’Ordine, si mosse subito. Due anni prima aveva ricevuto in dono un pezzo di terra fuori dalla porta occidentale di Assisi, un colle scosceso noto come Colle dell’Inferno, poiché era il punto in cui si impiccavano i malfattori.
Proprio in quel luogo, considerato maledetto, il grande figlio di Assisi voleva essere seppellito. Il 16 luglio del 1228, nella chiesetta di San Giorgio dove era conservato temporaneamente il corpo di Francesco, Gregorio IX proclamò la santità dell’uomo e il giorno dopo, insieme a Frate Elia, posò sul Colle dell’Inferno la prima pietra per la sua nuova chiesa. Doveva essere un’opera grandiosa, non solo per onorare l’Ordine francescano e il Santo, ma anche lo stesso Papato.
E così fu: dopo soli due anni dall’inizio dei lavori, nel 1230, la chiesa inferiore era ultimata e San Francesco veniva spostato nel luogo dove riposa ancora oggi. Per la chiesa superiore ci volle più tempo, e non venne consacrata prima del 1253 sotto Papa Innocenzo IV, ma valse decisamente la pena aspettare: interamente costruita in pietra rosa del Subasio, all’interno accolse alcuni tra i più grandi pittori dell’epoca, che la abbellirono con i loro capolavori immortali.
L’arte della Basilica Superiore e della Basilica Inferiore
La Basilica di San Francesco è composta da due chiese sovrapposte e ben diverse tra loro. La Basilica Inferiore è il luogo effettivo dove riposa San Francesco, e infatti ha tutto l’aspetto di una cripta: scura, silenziosa e mistica, è luogo di preghiera e meditazione, nonostante comprenda decorazioni realizzate da Giotto, Cimabue e Simone Martini.
La Basilica Superiore, invece, è tutto l’opposto. Inno di lode verso il cielo e di speranza della gloria dopo la morte, la chiesa è ampia, solenne e luminosa, e soprattutto è decorata con un’incredibile raccolta di vetrate medievali e con una serie di affreschi che rappresentano uno dei punti più alti dell’arte pittorica italiana. Il ciclo più celebre sono le storie di San Francesco, 28 episodi della vita del Santo realizzati da Giotto per decorare il registro inferiore della navata, dipinti caratterizzati da soluzioni rivoluzionarie che cambieranno completamente la pittura delle epoche successive. Il resto della basilica è ugualmente pregevole, con il presbiterio affrescato da Cimabue e opere pittoriche del Maestro Oltremontano e di Jacopo Torriti.
Annesso alla Basilica di San Francesco si trova anche il Convento, ancora oggi un importante centro culturale: all’interno ospita l’Istituto Teologico, una preziosa Biblioteca ricca di testi antichi, il Tesoro che conserva codici miniati, dipinti, reliquiari, arazzi, arredi sacri e paliotti, e la collezione Perkins, costituita da opere di maestri soprattutto senesi e fiorentini.
Com’è oggi
La Basilica subì un primo ciclo di restauro tra il 1965 e il 1983, per rinforzare la struttura e proteggere i preziosi affreschi. Nonostante questo, il sisma del 1997 causò profonde lesioni alla Basilica Superiore, con crolli e danni ingenti soprattutto alla volta. Per recuperare i danni, il complesso rimase chiuso per alcuni anni e vennero investiti circa 60.000 ore e oltre 72 miliardi di lire per riuscire a recuperare le lesioni. Oggi la Basilica di San Francesco è tornata al suo massimo splendore, ed è fruibile gratuitamente. Per informazioni: www.sanfrancescoassisi.org.
(Martina De Angelis)