Avete mai sentito parlare di Torre Orsina? Si tratta di un borgo medievale sulla Valnerina dove nell’ XI sec si trasferirono alcune famiglie dalla non lontana Collestatte dopo l’attacco di un esercito armato dall’abbazia di Farfa.
Nel XIII secolo Spoleto vi fece costruire una torre a controllo del territorio e delle vie di transito.
Attorno alla fortificazione si creò un borgo popoloso che nel 1271 divenne feudo della famiglia Orsini.
La sua importanza fu riconosciuta e nobilitata da uno stemma formato da una torre sormontata da una rosa con intorno la scritta “Turris Ursinae“.
Nel corso dei secoli il borgo passò nelle mani di vari feudatari e nel 1752 in quelle dei conti Manassei di Terni che dettero al palazzo Orsini un imponente aspetto settecentesco.
Con la rivoluzione industriale il paese subì un esodo della popolazione verso Terni, ma nel 1995, con la creazione del parco fluviale, tornò a ravvivarsi in seguito ad un crescente interesse turistico sia verso gli antichi monumenti che nei confronti del recente museo a cielo aperto situato sulla cima del colle dove sono poste tredici statue dello scultore Aurelio De Felice (1915-1996). (Nella foto una sua scultura nel parco a Torre Orsina, foto di Daniele Mosca da Wikimedia).
Quest’ultimo, uno dei più importanti scultori (ma anche pittore e poeta) del Novecento, nacque a Torre Orsina dove lavorò al lungo nella sua casa-studio. In un giardino antistante alla casa, è stato allestito il museo all’aperto in cui sono esposte copie di alcune sue celebri sculture e in cui è collocata la fontana disegnata dall’artista.
Da lassù, da quel colle che l‘artista definì del “mio infinito” si gode uno splendido panorama che degrada fino alla cascata delle Marmore e comprende parte dei monti che concludono la conca ternana.
(Federica Mosca)
La foto in alto, sempre del Parco De Felice a Torre Orsina, è di Alessia Curini da Wikimedia