17 luglio 1855, il municipio di Perugia raccomanda con una lettera attente ispezioni per verificare “la qualità della frutta”.. In Umbria, come in molte altre zone d’Italia è infatti in corso un’epidemia di colera. Complessivamente la popolazione delle provincie di Perugia, Spoleto e Orvieto viene coinvolta dai rischi dell’epidemia in circa la metà dei territori. Si stimano dai 3.600 ai 4.000 individui colpiti dal colera e circa 1.700-1.800 decessi, con tassi di morbosità e di mortalità assai inferiori a quelli di altre regioni italiane, probabilmente a causa del clima, ma anche per alcune caratteristiche specifiche delle popolazioni umbre, oltre a una ridotta mobilità interna ed esterna.
Illustrazione da storicamente.org
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