12 luglio 1416, nei pressi di Perugia, nella piana di Sant’Egidio, le truppe dei Raspanti capitanate da Carlo Malatesta, “difensore dei Perugini per Santa Chiesa” e quelle di Ceccolino Michelotti, fratello di Biordo, vengono sconfitte e sbaragliate dai nobili fuoriusciti guidati da Braccio, in una battaglia campale che dura per molte ore, con ingenti perdite. L’esito della battaglia segna così la vittoria della fazione nobiliare e il tramonto definitivo del governo comunale. Nei giorni successivi si tiene un’assemblea generale nel corso della quale i priori, i camerlenghi e i rappresentanti delle arti e dei mestieri “per il bene supremo della patria”, trasferiscono i loro poteri a Braccio da Montone, proclamandolo di fatto “signore di Perugia”. La sua signoria durò fino al 1424.
L’immagine è relativa al dipinto di Paolo Uccello conservato agli Uffizi. Per lungo tempo si pensò che fosse riferito alla Battaglia di Sant’Egidio