Il 15 agosto 1350, per la seconda volta – era già accaduto il primo gennaio 1329 – i Ghibellini cacciano i Guelfi da Terni, ne saccheggiano e distruggono case e torri. Nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini che si protrassero a lungo, Terni rappresentò spesso un baluardo della parte Ghibellina. Nel 1240 Terni era stata premiata dall’imperatore Federico II con l’aquila nera in campo oro da inserire nel gonfalone cittadino, “per la fedeltà e la gagliardia dei suoi uomini”. La città era ghibellina grazie anche a un’antica aristocrazia di origine germanica, la famiglia Castelli in primis, discendente dalla stirpe di un principe franco, i Camporeali e i Cittadini. Nel 1252, dopo la morte di Federico II, le controversie fra la ghibellina Terni e la guelfa Narni continuarono con nuovo vigore. L’imperatore Corrado IV, figlio e successore di Federico II, non si interessava di questioni ‘locali’, al contrario di Papa Innocenzo IV che tentò di dirimere le diatribe tra le due città confinanti, con un occhio di riguardo per Narni.