Con lo zaino in spalla o sulla bici, ci sono tanti modi per conoscere l’Umbria meridionale e orientale dei sentieri, per perdersi catturati dalla magia dei suoi scorci e della natura che crea delle suggestioni belle per la vista e per l’anima. È incentrata in questa parte della regione la guida dei sentieri “Umbria, Monti Martani e Amerino – Ternano” di Typimedia editore, pubblicata in questi giorni a firma di Gian Luca Diamanti, giornalista e blogger d’Appennino, e Marco Lopopolo, web designer e social media manager. Un volume in cui vengono proposti 100 (+1) percorsi alla scoperta di una parte dell’Umbria poco battuta. Si tratta della prima guida in cui si parla dell’Umbria lontana da flussi turistici di località più gettonate come Assisi e Spoleto ma dall’uguale fascino. Per la prima volta vengono inseriti i percorsi sui Monti Martani, un’occasione per valorizzare questa catena, “un’isola montana al centro dell’Umbria – come li definiscono gli autori – con i suoi piccoli borghi d’origine longobarda che per secoli costituirono le Terre Arnolfe, con le sue cime arrotondate, balconi ideali sulla valle Umbra e su quella del Tevere”.
Ma c’è anche la Valnerina, “la valle stretta e lunga scavata dal potente fiume Nera, che qui riceve il Velino con i tre salti emozionanti della Cascata delle Marmore conosciuta da tutti, e che a monte propone emozionanti itinerari in quota e in pianura sempre sulle tracce di una storia trimillenaria” come scrivono Diamanti e Lopopolo. A completare la proposta, ci sono le vie Flaminia e Amerina, tra il Nera e il Tevere, tra Amelia, Narni e Terni, “sulle orme dei primi francescani e in mezzo a paesaggi straordinariamente dolci e rilassanti”.
Gli autori sono due “Vagabondi della Valnerina”, l’associazione “formalizzata” durante il Covid, composta da un gruppo di camminatori-escursionisti ternani, amanti delle montagne d’Appennino e dei monti Sibillini.
Nella guida ci sono tutte le indicazioni, anche quelle tecniche con le tracce gps, per partire, a piedi o in bici, e tornare a casa tranquilli. I percorsi proposti sono accessibili a tutti: dagli esperti di escursionismo, alle famiglie e principianti.
“Noi abbiamo provato a darvi degli spunti, dei segnali – scrivono Gian Luca Diamanti e Marco Lopopolo – Ogni sentiero, in fondo, è una storia, non solo un esercizio fisico, è un modo per entrare in contatto con l’anima dei luoghi e con chi ha già camminato qui: per lavoro, con le pecore, a fare il carbone, per andare a carpire le lenticchie, o magari in cerca di pace e per riconnettersi con la propria anima, con Dio, con la natura. Ecco allora: con questa guida ci farebbe piacere accompagnarvi nei nostri luoghi, per poi vedervi continuare da soli, anche perdendovi, ma per ritrovare voi stessi”.
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