Il 3 agosto 1963, ad Amelia, durante gli scavi per alcuni lavori edili per l’ampliamento di un mulino sulla via Ortana poco distante da Porta Romana, vengono alla luce dei reperti in bronzo. Gli esperti e gli archeologi, in particolare Umberto Ciotti, dopo i primi rilievi furono concordi nel definire questi reperti come i pezzi di una meravigliosa statua di bronzo dedicata a Nerone Claudio Druso, nipote di Tiberio, destinato a sua volta al trono. Lo splendido capolavoro del Germanico di Amelia, dopo una lunga operazione di restauro e varie traversie sulla sua collocazione definitiva, è visibile oggi al Museo Archeologico di Amelia, adeguatamente valorizzato.
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