Terni, che prende il nome da Interamna, città “inter amnes”, tra i fiumi, è situata in una conca naturale, circoscritta da una corona di monti, sui quali primeggia il monte Torricella, meglio conosciuto come monte della Croce che vi fu posta, al pari che in altre montagne d’Italia dopo il Giubileo del 1900, sotto papa Leone XIII.
Malgrado le invasioni avvenute dopo la fine dell’impero romano e gli oltre cento bombardamenti aerei subiti nella seconda guerra mondiale, la città conserva testimonianze rilevanti del suo antico passato sia romano che medievale. Recentemente si è rinnovato l’interesse per le sue origini più remote, riferite alla necropoli delle Acciaierie, dove furono rinvenute migliaia di tombe, purtroppo sotterrate sotto i macchinari di quella che diventò nel 1984 la più grande industria metallurgica d’Italia.
Un originale documento anagrafico della nascita di Terni romana, si trova inciso in una lapide posta sul muro esterno dell’anfiteatro Fausto, che, facendo i conti, risulta essere il 672 a.C.
Otre all’anfiteatro, Terni ebbe anche un teatro, di cui restano testimonianze nei pressi del duomo al n. 29 di via XI febbraio. Anche nella chiesa medievale di san Lorenzo sono visibili i resti di un antico edificio romano, forse una domus o un tempio pagano. Tracce delle terme a palazzo Gazzoli. Romane sono anche le mura cittadine, costruite con grossi blocchi di pietra sponga, risalenti al III sec. A.C.
Più evidenti i resti della città medievale e delle sue numerose torri anche se in parte scapezzate, inglobate in edifici abitativi o distrutte. Poche quelle intatte, tra le quali la Torre Barbarasa, su cui una lapide ricorda una processione per fugare una epidemia di peste risalente agli anni cinquanta del 1600. Poi la torre Castelli vicino alla chiesa di san Lorenzo, con accanto il palazzo dei Castelli. Una porta d’accesso della città è quella Spoletina , affiancata da torri, e la porta sant’Angelo nei pressi della passeggiata che reca in alto un piccolo bassorilievo con la figura dell’arcangelo. Al di sotto è possibile scorgere un antichissimo mulino. Dentro la cinta muraria, la chiesa di sant’Alò del mille con annessa abitazione parrocchiale, ornate di quattro leoni.Tra le antiche chiese quella di san Francesco costruita in varie fasi tra il sec.XIII e XV. Quella di san Giovannino (sec.XII) e di san Cristoforo, storicamente citata nel sec. XIII. La chiesa di san Pietro del XII secolo su precedenti costruzioni e la chiesa di san Salvatore,che la tradizione vuole costruita su un antico tempio dedicato al dio Sole. Davanti il palazzo Spada, costruito nel 1550 su progetto di Sangallo, il giovane, e oggi sede del Municipio. Molti i palazzi nobiliari,attualmente sedi di uffici pubblici. Tra questi palazzo Mazzancolli, con l’archivio di Stato e palazzo Montani, sede della Banca Intesa san Paolo.
Alla periferia della città la chiesa del santo patrono Valentino in cui avvenne nel 742 l’incontro tra il re dei Longobardi, Liutprando e papa Zaccaria. La costruzione definitiva del duomo, dedicato a santa Maria Assunta risale al sec. XVII, ma ebbe inizio nel VI sec. sui resti di una basilica romana, per volere del vescovo Anastasio. La cripta corrisponderebbe al primo nucleo della chiesa.
(Federica Mosca)