Nei boschi tra Spoleto e le Cascate delle Marmore si nasconde un luogo che è sopravvissuto allo scorrere del tempo in modo incredibile. È l’Abbazia di San Pietro in Valle, complesso sorto nel VII secolo per volere del duca longobardo di Spoleto: edificata sui resti di un precedente tempio romano, l’abbazia è un prezioso patrimonio artistico e archeologico, poiché fu il più grande cantiere pittorico dell’Umbria fino alla realizzazione della Basilica di San Francesco in Assisi.
La chiesa abbaziale e il chiostro benedettino sono visitabili liberamente, mentre il resto del monastero è stato trasformato in una Residenza d’Epoca fuori dal comune. Abbazia San Pietro in Valle è un hotel di charme di grande fascino che accoglie gli ospiti (da aprile a ottobre) negli ambienti originali dell’abbazia. L’hotel ha 18 camere doppie e 3 suite, ricavate dalle antiche celle dei monaci benedettini o dalla foresteria del convento. Ognuna è diversa dall’altra: alcune hanno il camino, altre con nicchie, vestiboli e feritoie, altre ancora mobili che sono veri pezzi d’epoca. Tra tutte, la suite dell’Abate è la più bella sala dell’Abbazia: si affaccia sul chiostro principale, al piano superiore, ha otto finestre che guardano il bosco, un alto soffitto con travi in legno, un dipinto del 1500, mobili d’epoca e un camino in pietra. Proprio come le camere, tutti gli ambienti messi a disposizione degli ospiti sono pregni di un fascino impareggiabile: la sala delle colazioni, con le sue pareti in pietra, è il luogo ideale per gustare formaggi tipici, salumi, miele e marmellate naturali, mentre nel ristorante Alloro la storia sembra tornare in vita grazie alle proposte di serate a tema e banchetti medievali.
L’Abbazia San Pietro in Valle è il luogo ideale per dedicarsi a momenti di puro relax: potete passare il tempo nella Sala dell’Arco, fornita di biblioteca, giochi di società e carte da gioco, leggere un libro nella sala lettura, o giocare a biliardo nella Sala del Capitolo. L’hotel ha anche una zona wellness: una suite privata, da prenotare in esclusiva, dove coccolarsi con sauna dolce, vasca idromassaggio e trattamenti rigeneranti personalizzati. Ma l’attività più bella è scoprire tutti gli angoli dell’Abbazia: per esempio il giardino panoramico, 1.600 metri quadri di parco e una vista mozzafiato sulla Valnerina e sul borgo medievale disabitato di Umbriano, e i due chiostri. Il Chiostro Grande (XIII secolo) è una delle zone più romantiche del monastero, con le sue colonne e il loggiato e le scalinate monumentali, mentre il Chiostro Piccolo (XIII/XIV secolo) è suggestivo con il pozzo e la ripida scalinata sorretta da pilastri.
Immancabile una visita alla Chiesa dell’Abbazia, l’opera artistica più preziosa di tutto il complesso: è sorta nel X secolo su una precedente chiesa longobarda (VIII secolo), e custodisce una serie di affreschi romanici studiati da Giotto (1190), il Paliotto d’altare longobardo di “Ursus Magester”, i mosaici altomedievali in “opus tessellatum”, il cippo votivo “Thesaurus” della tribù Quirina e la più grande collezione umbra di sarcofagi romani.
(Martina De Angelis)