Nel cuore del centro, all’interno di una porzione dell’ex convento di San Francesco edificato nel 1213, il borgo di Trevi ha creato un polo museale di grandissimo valore: è il Complesso Museale di San Francesco, allestito negli spazi storici dove un tempo vivevano i frati e dedicato a una raccolta di arte di vario genere, oltre che al racconto della Civiltà dell’ulivo.
Il complesso museale è stato inaugurato nel 1996, ma fino al 2005 si trovava in un’altra sede: il convento, infatti, dopo l’abbandono dei frati nel 1810, venne restaurato dal Valadier e trasformato per ospitare prima il Collegio Lucarini, poi il Collegio dei Salesiani e per ultimo, dal 1963, in scuola media statale. Spostata la scuola nel 2005, l’ex convento è diventato il polo culturale della città, una nuova sede che ha permesso anche di ampliare i percorsi espositivi, che comprendono la Pinacoteca, il Museo della Città e del Territorio e il Museo della Civiltà dell’Ulivo. Gli spazi del convento ospitano anche l’Archivio Storico Comunale e, dal 2020, la biblioteca.
Il cuore principale del complesso è la Pinacoteca: distribuita in nove sale e su tre livelli, è una straordinaria raccolta di opere che vanno dal primo Trecento, con lavori di artisti allievi di Giotto ad Assisi, al Quattrocento con pittori della scuola folignate come Giovanni di Corraduccio e Pietro di Mazzaforte, al Rinascimento, con maestri quali Pinturicchio e Giovanni di Pietro detto lo Spagna, oltre a una serie di artisti del nord Europa. L’esposizione prosegue poi con opere del Seicento, mostrando lavori di autori interpreti della scuola romana in Umbria e uno dei capolavori di Alessandro Turchi detto l’Orbetto, e si conclude con una raccolta cospicua di tele dedicate al tema dell’evangelizzazione operata dai Cappuccini. La visita del complesso museale si sposta poi presso il Museo della Città e del Territorio: occupa tre sale al piano terra, ed è dedicata soprattutto all’esposizione di un’ampia raccolta di reperti rinvenuti nel territorio comunale, soprattutto nell’area archeologica di Pietrarossa. Tutti i materiali esposti sono di epoca romana, nello specifico dell’antica città di Trebiae, italica e longobarda, età a cui appartiene il corredo funebre trovato nella necropoli emersa dagli scavi. Completa il percorso una visita al Museo della Civiltà dell’ulivo, tutto dedicato a una primizia del territorio, l’olio extravergine d’oliva. Attraverso quattro sezioni ricche di reperti, antichi macchinari, pannelli e postazioni multimediali, il museo racconta la coltura dell’ulivo e la tradizione della produzione dell’olio.
Il Complesso di San Francesco rappresenta esso stesso un’opera da ammirare, soprattutto in alcune parti specifiche della sua struttura. Il chiostro presenta 21 lunette affrescate con la storia di San Francesco, per opera del pittore seicentesco Bernardino Gagliardi. Dell’artista sono anche gli Evangelisti e i santi francescani nel corridoio, la volta e alcune decorazioni nell’appartamento di padre Luzi. Di particolare interesse anche la Chiesa di San Francesco, risalente al XIV secolo: nonostante i suoi caratteri semplici, è abbellita con preziosi affreschi dei secoli XIV, XV e XVI e un antico organo del 1509 ancora funzionante. Per informazioni: www.treviturismo.it
(Martina De Angelis)