Arnolfo di Cambio è uno dei più grandi artisti del Medioevo, padre del Rinascimento italiano e grande innovatore, precursore dell’artista rinascimentale poiché è stato scultore, urbanista e architetto. Ma è anche uno dei più sconosciuti. Quasi tutti i suoi lavori sono scomparsi, cambiati nei secoli o arrivati a noi solo in parte: la facciata dei Santa Maria del Fiore di Firenze, per esempio, completamente modificata, il presepe di Santa Maria Maggiore o la “fontana mai realizzata” di Perugia.
In realtà, si chiama fontana degli Assetati, e anche se avrebbe dovuto essere una grande opera di abbellimento della città di Perugia, se ne conservano soli alcuni pezzi. Questo perché, quella fontana, non venne mai installata. Facciamo un viaggio indietro nel tempo: era il 1277 quando Arnolfo di Cambio venne chiamato dal Comune di Perugia per realizzare una nuova fontana, dopo quella Maggiore realizzata da Giovanni e Nicola Pisano. Questa volta, doveva essere collocata nella parte bassa della piazza cittadina, nel luogo dove si svolgeva il mercato e si concludevano gli affari, e doveva avere dimensioni monumentali. Al contrario della prima fontana, che doveva celebrare il potere istituzionale, questa doveva essere la principale fonte di uso quotidiano per il popolo.
Proprio per questo venne chiamata fontana degli Assetati (ma è conosciuta anche come fontana Minore), e proprio per questo Arnolfo scelse di rappresentare soprattutto gli strati più umili della società, raccontandone le fatiche e i disagi di ogni giorno. L’artista terminò l’opera nel 1281, ma qui qualcosa andò storto, anche se non sappiamo cosa: si dovette sacrificare una delle due fontane per qualche motivo, e la scelta ricadde proprio sulla fontana degli Assetati, ufficialmente smontata nel 1308. Della struttura originale oggi rimane pochissimo, appena cinque elementi realizzati in marmo di Carrara, che però ci dicono molto di come doveva essere l’opera, e di che tipo di artista fosse Arnolfo di Cambio. La sua grande sensibilità è espressa proprio dai temi di alcune delle statue, in particolare il giovane paralitico che si trascina alla fonte per bere e le due popolane che si rinfrescano alla fontana. Le altre due statue sono due giuristi, uomini con la toga che rappresentano le autorità che hanno commissionato l’opera.
Le potete ammirare, tutte e cinque, all’interno del magnifico Palazzo dei Priori di Perugia, significativo esempio di architettura civile gotica e storica sede del Comune: ai piani superiori ospita la Galleria Nazionale Umbra, una delle più importanti raccolte d’arte d’Italia. Nell’atrio, a sinistra della porta d’ingresso, troverete le cinque statue della “fontana mai realizzata”.
(Martina De Angelis)